Il provvedimento si è reso necessario dopo gli accertati riscontri dell’agenzia investigativa. Irrimediabilmente interrotto il rapporto di fiducia
I responsabili del cantiere, previe verifiche che scongiuravano qualsivoglia avaria meccanica, avviavano un accurato monitoraggio dei consumi riferiti al mezzo, constatando ammanchi di carburante che avevano luogo con frequenza pressoché settimanale. A questo punto, al fine di verificare l’eventuale commissione di condotte fraudolente ed individuare gli autori, la società dava mandato all’agenzia investigativa la quale successivamente forniva la relazione dell’attività espletata. Dalle risultanze e dalla visione del materiale, video e fotografico, sono stati riscontrati gli episodi contestati al lavoratore che non lasciano spazio a dubbi, circa la condotta fraudolenta commessa, con particolare riferimento al furto e alla appropriazione indebita del carburante aziendale.
La gravità di tale comportamento ha compromesso irrimediabilmente il rapporto di fiducia e di diligenza tra le parti, elementi cardini previsti dagli obblighi contrattuali. Si è proceduto, dunque, al recesso immediato senza alcun preavviso essendo in presenza di una condotta perseguibile penalmente e civilmente. L’azienda ha l’obbligo di tutelare la sua immagine ed integrità morale di tutto lo staff e di salvaguardare il proprio patrimonio dei beni al fine di scongiurare un danno economico (Comunicato stampa).