Scuola materna “San Francesco”, meglio nota come “la Giraffa”, dell’istituto comprensivo Don Bosco, sita in contrada San Francesco allo scalo di Corigliano versa da tempo in condizioni davvero preoccupanti. Seppur si tratta di uno degli asili più frequentato della città, infatti sono ben quattro le classi per venti bambini in media, la situazione a livello di sicurezza e igiene è davvero allarmante. Lo sanno bene i genitori dei bimbi che frequentano l’asilo che hanno provveduto a raccogliere anche delle firme, dopo aver denunciato, quello che secondo loro non va, alla dirigenza scolastica. I genitori stanno preparando un esposto da inoltrare al comune e all’Asp per le condizioni igienico sanitarie, nonché ai carabinieri per la mancanza di sicurezza della struttura. La goccia che ha fatto “traboccare il vaso” è stata nei giorni scorsi la presenza di alcuni topi nel cortile dell’asilo che si aggiravano indisturbati tra le giostrine che quotidianamente, quando le condizioni metereologiche lo consentono, sono utilizzate per le attività ricreative dei bambini. “Una situazione – spiegano alcuni genitori in un documento – di indecenza senza precedenti se non altro per le malattie che questi animali possono causare ai bambini”. Comprensibile allora il disappunto dei genitori che adesso vogliono e chiedono a gran voce interventi immediati e risolutori. Come se non bastasse, oltre all’assenza di segnaletica in prossimità dell’ingresso alla scuola materna che determina una situazione di pericolosità, sfociata l’anno scorso con un incidente stradale che ha visto una bambina investita da una automobile, le classi all’interno non sono sistemate per come giusto che sia. In un’aula una vetrinetta è rotta da quattro anni ed il vetro pericolante non è stato ancora rimosso, le maestre per precauzione sono state costretti a collocare della cassette e sedie vecchie per delimitare la zona. In un’altra classe l’intonaco sta cadendo a pezzi, mentre su quattro bagni ne funzionano solo due e le maniglie delle porte delle aule sono tutte rotte. In pratica una struttura non in grado di ospitare una scolaresca. “Come se non bastasse – fanno notare ancora i genitori – quando piove è alquanto difficoltoso poter attraversare l’ingresso dell’istituto, in quanto non essendo detto spazio rialzato, l’area si allaga costringendo genitori e bambini ad evitare le pozzanghere saltellando di qua e di la”.(fonte la Provincia)