Scuola materna Corigliano, interrogazione dei consiglieri Campolo e Madeo

La scuola materna deve ritornare nei locali di Fabrizio Piccolo e non rimanere oltre in quelli attuali. E’ questa la richiesta che i genitori dei bambini di Fabrizio, località del comune di Corigliano, hanno esternato ai consiglieri comunali Gioacchino Campolo e Francesco Madeo, i quali, a loro volta, hanno presentato sull’argomento una interrogazione al sindaco Geraci. Come si ricorderà la scuola materna di Fabrizio Piccolo nel 2012 per volontà dell’allora commissaria Rosalba Scialla, venne trasferita presso un edificio di proprietà comunale derivante da confisca per mafia. Ma quel trasferimento si rivelò un clamoroso flop in quanto la scuola venne in pratica disertata. Così subito dopo l’insediamento dell’attuale amministrazione la scuola venne trasferita  nei locali della scuola primaria con l’avallo della dirigenza scolastica. “A seguito di tale ennesima decisione – spiegano nella interrogazione i due consiglieri – i bambini hanno ripreso a frequentare la scuola, seppur in numero esiguo, poiché si sono da subito presentate numerose e gravi problematiche tuttora vigenti, dai bagni in comune a bambini della scuola primaria e della scuola materna agli spazi a dir poco non idonei e alla scarsa sicurezza della struttura. I bambini sono costretti a convivere sullo stesso piano, separati solo da un corridoio, vivendo una situazione di disagio permanente che incide sulle consuete attività quotidiane, a fronte del complessivo numero degli stessi e delle diverse e ovvie esigenze dettate dalla differente età. Tenuto conto che ad oggi, nonostante le rimostranze in tal senso fatte presenti ed evidenziate all’Amministrazione Comunale, la situazione è rimasta invariata, i genitori chiedono, a gran forza, il ritorno della scuola materna nei locali di Fabrizio Piccolo, poiché in queste condizioni non solo si rende impossibile il regolare svolgimento dell’attività didattica in corso, ma si impedisce anche ad altre famiglie di iscrivere i propri figli causando, inevitabilmente, serie problematiche per la formazione delle prime classi della scuola primaria”.(fonte La Provincia)

 

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