Mentre il sindaco Bonamassa è tutt’ora con i lavoratori, il vicesindaco Diego non ha potuto abbandonare il suo posto di lavoro, ma da lì – per solidarietà e vicinanza verso i suoi concittadini – anch’egli ha iniziato lo sciopero della fame a tempo indeterminato. «Diamo voce, così, ai senza volto della Pubblica Amministrazione – dichiara il vicesindaco e assessore alla Cultura, Vincenzo Diego -. Lo Stato ha gestito negli ultimi vent’anni in maniera disastrosa la situazione di questi lavoratori ed oggi non può mandarli a casa con un colpo di spugna, lasciando le loro famiglie e i comuni calabresi nel disagio e nella disperazione. Ad Oriolo – continua Diego – grazie agli Lsu riusciamo, tra le altre cose, a garantire il trasporto scolastico, riuscendo a mantenere in questo modo una scuola superiore, un presidio dello Stato e della legalità». Nel frattempo, le RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) degli Lsu/Lpu di Oriolo e cioè Mario D’Angelo (Cgil), Francesco Silvestri (Cisl) e Mario D’Elia (Uil) hanno messo al corrente la locale caserma dei Carabinieri del loro stato di agitazione che continua in un clima davvero surreale di sfiducia e disperazione.
(fonte:comunicato stampa )