Corigliano Rossano – Sul tentato omicidio di Antonio Barbieri, le indagini vanno avanti a tutto campo. Nulla è lasciato al caso. Il 27enne resiste alla lotta contro la morte. E’ in rianimazione presso l’Annunziata di Cosenza. Si parla di due pallottole in testa, sparate probabilmente con una 7.65 da distanza non molto ravvicinata. Sulla ricostruzione tuttavia le maglie delle interpretazioni sono piuttosto ampie. S’ipotizza una rissa che avrebbe preceduto l’epilogo delle pistolettate. Rinvenuto il cellulare di Antonio, posato nei pressi del cambio marcia in auto (in foto a destra). E’ scrutato dagli 007 informatici. L’obiettivo è risalire a qualche indizio utile a irrobustire un quadro indiziario che, comunque, presenta qualche primo orientamento. Nelle ultime ore, gli uomini del commissariato di pubblica sicurezza diretti dal commissario capo Giuseppe Massaro, avrebbero spostato l’attenzione su un noto pregiudicato dimorante nell’area urbana di Corigliano e sottoposto all’esame STUB al fine di verificare se il giovane coriglianese abbia una qualche traccia di polveri da sparo sulla mano. Anche se nel passato di Antonio si riscontra qualche precedente, non è del tutto scontato che l’atto avvenuto sia da inquadrare nel contesto di un “sgarro” o di un eventuale “regolamento di conti”, ma al contrario potrebbero emergere fatti decisamente estranei.