È quanto dichiara in modo perentorio la parlamentare del Movimento 5 Stelle Elisa Scutellà, soddisfatta per come stanno procedendo i lavori di realizzazione del Terzo Megalotto che porteranno sul territorio dell’alto Jonio calabrese un investimento complessivo di 1,3 miliardi di euro.
«Come ho avuto già modo di chiarire, alla luce delle interlocuzioni con Anas, la presenza di pochi “men at work” – dice – è dovuta al fatto che in questa fase di realizzazione che, al momento è al 16%, i lavori attengono principalmente alle fondazioni, quindi ad opere non di superficie. Lodevole altresì l’iniziativa di Anas di organizzare un “press tour” in cui i responsabili del progetto e i dirigenti del Contraente Generale Sirjo hanno potuto mostrare alla stampa il reale stato di avanzamento dei lavori, rendendo così noti i dettagli ai cittadini».
«Ad oggi – aggiunge ancora la Deputata – le attività sono avviate su più fronti: le sottofondazioni e le fondazioni dei viadotti Laghi, Raganello, Ferro, Satanasso, le paratie dell’imbocco nord della galleria Trebisacce e le opere d’imbocco della finestra intermedia della stessa galleria, la paratia dell’imbocco sud della galleria Roseto 1 ed il consolidamento della frana di Roseto, quest’ultimo completato al 50%. Anche rispetto ai presunti problemi degli espropri – precisa Elisa Scutellà – l’immissione in possesso delle aree che consente l’eseguibilità dei lavori è già eseguita al 99%, le contestazioni riguardano alcune indennità da corrispondere ma questo non costituisce alcun impedimento alla realizzazione lavori».
La parlamentare, poi, fa il punto sulla forza lavoro dei cantieri del Terzo Megalotto. «Al momento – dichiara – ci sono 120 operai all’opera e 370 in tutto l’indotto con circa il 30% di personale del territorio reclutato, rispettata così la percentuale di vincolo contrattuale che non significa che non possa essere incrementata a lungo andare. A regime è prevista una forza lavoro, compreso l’indotto, di 1500 persone.
Il cronoprogramma prevede che la consegna dell’opera avvenga il 9 agosto 2026, sono pertanto entusiasta che un progetto di tale portata, un’opera strategia per tutto il territorio della Sibaritide, proceda a gonfie vele e che, le ripetute interlocuzioni che ho avuto in questi mesi con Anas, stiano portando i loro frutti» (Comunicato stampa).