In venti giorni la variante delta lo porta via ai suoi cari e all’intera comunità di Crosia, piccolo comune della riviera Jonica cosentina. Aveva 47 anni, dipendente comunale, faceva parte di quel bacino degli ex Lsu che era riuscito a ottenere il fatidico contratto a tempo indeterminato dopo lunghi anni di sacrifici.

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Preservava solo qualche timore nei confronti del vaccino
La vittima non si era vaccinata, preservava qualche timore e, in considerazione delle intervenute prescrizioni, si era avvicinata all’idea di vaccinarsi. Attento e ligio alle misure anticovid, indossava sempre la mascherina e facevo uso degli igienizzanti. Tutto accade agli inizi di novembre, quando il 47enne inizia ad avvertire mal di gola e tosse, sintomi comuni che non lo allarmano più di tanto. E, però, la situazione si complica con il passare delle ore: il medico di base lo sottopone a una prima terapia. Iniziano i problemi di respirazione e il successivo ricovero al Polo Covid del “Nicola Giannettasio”. Il quadro clinico peggiora, viene diagnosticata una polmonite interstiziale. Da qui il trasferimento d’urgenza a Cosenza in Intensiva. E ieri la drammatica notizia. Non aveva patologie pregresse o collaterali. La salma giungerà a Crosia nel pomeriggio di oggi per la benedizione nel cimitero.