Implementare l’uso della lingua inglese tra i ragazzi e internazionalizzare la scuola in una visione di valorizzazione delle produzioni locali a km0 e delle antiche tradizioni: sono questi gli obiettivi del progetto Seasonal@Glocal, nell’ambito del Programma Erasmus Plus, che vede coinvolto l’Istituto comprensivo di Crosia Mirto con le scuole partner della Repubblica Ceca (Gymnázium Jírovcova Ceské Budejovice) e del Portogallo (Agrupamento de Escolas D. Afonso Henriques, Vila das Aves). Un ricco calendario di eventi per la mobilità in entrata e in uscita di alunni e docenti. Dopo la prima esperienza presso il Gymnázium Jírovcova Ceské Budejovice, in Repubblica Ceca, avvenuta a fine febbraio scorso, è stata avviata l’attività in entrata di 10 studenti provenienti dalla Repubblica Ceca e 10 provenienti dal Portogallo. La dirigente scolastica Rachele Donnici, accompagnata dai docenti Carmela Vulcano (referente del progetto), Maria Grazia Arcidiacone, Franco Ausilio, Caterina Vennari e Angela Marino, hanno accolto i ragazzi ospiti presso la Delegazione Comunale di Crosia in una mattinata intensa di accoglienza e presentazioni. «Il confronto con altre realtà, con altre lingue non può che favorire lo sviluppo di open mind, teste pensanti e inclusive. È una progettazione che qualifica la scuola ma anche il territorio perché è un modo per far conoscere le nostre tradizioni e il nostro cibo ai ragazzi ospiti» ha dichiarato la Dirigente Rachele Donnici.
Le tradizioni e il cibo
Per mostrare gli usi e costumi locali, sono stati esposti gli abiti tradizionali dei paesi arbëreshë insieme a una dimostrazione di filatura con un antico telaio della zona del ricamificio Chiarelli. In argomento di tessitura, è intervenuto anche il maestro Pasquale Filippelli, esperto tessile della zona che lavora un particolare filato ricavato dalla pianta di ginestra con metodi e tecniche di lavorazione molto antichi. Musica e balli hanno permesso ai ragazzi di interagire in allegria grazie ai loro docenti di strumento e anche alla collaborazione del maestro Pino Campana del Centro Studi Musicali “G. Verdi”. Per quello che riguarda invece l’agroalimentare del territorio, è stato presente il “Farmers’ market” di Coldiretti, nel quale i produttori locali hanno esposto i propri prodotti freschi, ortaggi, frutta, pane casereccio, mozzarelle e formaggi, con la possibilità di assaggiare dei piatti realizzati con ingredienti del territorio, alcuni dei quali prodotti dall’istituto agrario e preparati dagli studenti dell’indirizzo alberghiero, entrambi appartenenti all’IIS E. Majorana di Corigliano Rossano. «Manifestazioni del genere sono importantissime per il territorio e la scuola. Oggi abbiamo portato le nostre eccellenze da far conoscere ai nostri ospiti, convinti che sarà un buon viatico per successive manifestazioni di interesse internazionale» ha dichiarato il presidente Coldiretti Rossano, Antonino Fonsi.
Il gemellaggio tra Crosia e Vila das Aves
Momento importante della manifestazione inaugurante è stato lo scambio delle chiavi tra il Comune di Crosia e quello di Vila das Aves in Portogallo. Il professor Costa dal Portogallo ha consegnato al sindaco Antonio Russo di una lettera da parte del sindaco della sua città e ha omaggiato alcuni libri sulla storia del comune portoghese. I ragazzi in questi giorni di ospitalità qui nella Sibaritide andranno alla scoperta delle bellezze del territorio tra mare e montagna, del patrimonio storico-culturale e dei tanti prodotti enogastronomici. Visiteranno infatti il Museo della Biodiversità in Sila, il Parco avventura di Camigliatello, i centri storici di Longobucco, Cariati e Crosia e nel centro storico di Rossano avranno modo di ammirare il Codex Purpureus Rossanensis. I ragazzi cucineranno insieme ai ristoratori che li ospiteranno e agli abitanti dei piccoli borghi in uno scambio di tradizioni e ricette culinarie.
Alla scoperta del territorio
Il nome del progetto Seasonal@Glocal è stato ideato con specifiche motivazioni. A partire dal discorso delle produzioni agroalimentari, vuole puntare su tutto ciò che è stagionale e che deriva dal locale, ma lo fa in un termine neofita che è una fusione tra “globale” e “locale” ed è “glocal”, unito dalla chiocciola perché internet, in epoca di Covid, ha contraddistinto le attività didattiche dei ragazzi, che hanno lavorato per un anno intero nel quale, attraverso appositi incontri online, hanno trattato vari argomenti decisi dai docenti in lingua inglese, e oggi hanno la possibilità di riscoprirsi dal vivo quando in realtà si conoscevano già virtualmente. «Le potenzialità del nostro territorio rappresentano la nostra eredità culturale che stiamo condividendo con i due ragazzi dei paesi ospitanti. Al termine delle attività, gli studenti dovranno rispondere ad alcuni questionari di gradimento previsti dal progetto e la particolarità di tali moduli è quella di essere stati creati dagli studenti stessi, poiché uno degli scopi del progetto è proprio quello di implementare le loro capacità digitali» ha concluso la referente del progetto prof.ssa Carmela Vulcano.