Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dell’impianto pubblico per il trattamento dei rifiuti di Bucita di Rossano. Vantano mensilità arretrate, così come l’azienda che gestisce la struttura (Ekrò) vanta crediti dall’Ato e questa dai comuni molti dei quali insolventi. La situazione è vicina al collasso. Il segretario della Cgil-funzione pubblica Vincenzo Casciaro ha chiesto un incontro al Prefetto di Cosenza al fine di dipanare la vertenza in atto. Nel caso di esito negativo, il sindacalista preannunzia sin da subito una giornata di sciopero con il blocco delle attività.
«La società che gestisce l’impianto pubblico, la Ekrò, che peraltro sta lavorando in regime di proroga, lamenta arretrati di pagamento per diverse centinaia di migliaia di euro, dovuti dall’ATO per attività già fatturata. Il limitato conferimento dei rifiuti da trattare, non consente altresì all’impianto pubblico di lavorare a pieno regime, tant’è che i Dipendenti dell’impianto sono stati collocati in cassa integrazione a rotazione. Come se non bastasse, riferisce Casciaro, ai lavoratori non vengono corrisposte le retribuzioni da ben due mesi, poiché, ha dichiarato l’Azienda Ekrò, la mancata liquidazione delle fatture da parte dell’ATO non le consente di anticipare ulteriormente gli stipendi. Insomma, una situazione da cui bisogna uscire, al più presto».