Chiedere con forza di essere rispettati. Dallo Stato. Questo territorio ha già dato abbastanza. Non può continuare a subire. Finanche con il sottodimensionamento delle Forze dell’Ordine. La manifestazione organizzata in maniera perfetta ieri dal sindacato di Polizia LeS (Legalità e Sicurezza) ha sortito i suoi buoni effetti. Seppur non abbia visto una grandissima partecipazione da parte della ormai proverbiale apatica popolazione di Rossano e del Basso Jonio. Presenti molti studenti (non tutti, a dire il vero: siamo in periodi di interrogazioni e compiti in classe, difficile distogliere l’attenzione dalle attività scolastiche), diversi Sindaci, tra cui il Primo cittadino rossanese Stefano Mascaro, e il Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano. “Oggi Rossano e idealmente tutti i cittadini calabresi – ha esordito il Segretario Generale del sindacato Giovanni Iacoi – hanno dimostrato da quale parte stanno, e qual è la squadra per la quale vogliono continuare a tifare: quella della sicurezza. La grande mobilitazione e l’entusiasmo con il quale cittadini, studenti, sindaci, associazioni di categoria, imprenditori si sono uniti in corteo sono indice di un forte malessere di fronte al quale noi forze dell’ordine non possiamo rimanere inermi, anche perché dello stesso malessere siamo spesso vittime, incapaci di portare a termine, perché soli, la missione per la quale siamo chiamati”. Distretti di Polizia come Crotone e Vibo Valentia, con meno abitanti hanno più poliziotti. Rossano, invece, con una popolazione maggiore da “servire” ha soltanto poco più di trenta persone. Basti pensare che Vibo ne ha 300! Inaccettabile per il Segretario LeS Iacoi. “La sicurezza è una cosa molto seria, un bene preziosissimo, in una terra che vive la presenza costante e ingombrante del fenomeno mafioso. Non è possibile continuare con una gestione politica della stessa che non tiene in considerazione le specificità dei territorio e redistribuisce le risorse in maniera ingiustificata: piccoli comuni con un numero sproporzionato di personale e aree molto estese, quale è il caso di Rossano che si accinge all’unione con il Comune di Corigliano, abbandonate a sé stesse”. Appunto la fusione tra Corigliano e Rossano. Una città unica di 80mila abitanti assurgerebbe in automatico a Distretto di Polizia. Con aumento di personale. Questo uno dei tanti vantaggi della fusione. “Il Ministro Minniti – ha proseguito Iacoi – sa di cosa stiamo parlando e sa anche che con queste modalità non è possibile fronteggiare la ‘ndrangheta e le altre minacce a cui è esposto il nostro territorio: sarebbe come combattere contro i mulini a vento!”. Sul territorio c’è aria di smantellamento. La Guardia di Finanza di Rossano è passata da 60 a 24 unità. E ogni giorno circa trenta poliziotti rossanesi e del circondario si spostano per andare a prestare servizio a Crotone. Inconcepibile, vista la carenza di personale sul territorio. Arrivato il messaggio del Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a Iacoi e al suo sindacato per esprimere solidarietà e vicinanza. “La sua vicinanza è per noi motivo di orgoglio ma anche la dimostrazione che esiste una politica lontana dai palazzi del potere e attenta alle esigenze del territorio. Una politica che può permettere a Rossano e alla Calabria di riscattarsi dopo anni di malagestione e inerzia da parte di chi aveva il dovere politico di difenderci. A lui e a Simone Furlan, che non ha esitato a lasciare il Veneto e raggiungerci per sostenerci sfilando accanto al noi al corteo, il nostro più sentito ringraziamento: il loro appoggio sarà da stimolo per proseguire in quella che è una battaglia di sicurezza e di libertà per tutto il popolo calabrese”.