Ma la rete portuale in Calabria non può essere identificata sempre e solamente con Gioia Tauro. Niente di male, sia chiaro, ma come terzo comune della Calabria per popolazione, ci chiediamo dove sia la programmazione per il porto di Corigliano e aggiungiamo anche per gli altri porti calabresi. Solo il 22 marzo scorso, la stessa Catalfamo, affermava, in seguito alla nomina da parte del ministro Enrico Giovannini, quale presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’ammiraglio Agostinelli che: Servono significativi investimenti sui porti di Crotone e Corigliano Rossano.
«Il commissario Agostinelli – era spiegato in una nota del 22 marzo 2021 – ha assicurato che nell’ultimo anno l’Autorità, pur scontando un consistente sottodimensionamento di organico e le ulteriori difficoltà derivanti dalla situazione commissariale, ha concentrato i propri sforzi e tante attività sui porti di Corigliano e Crotone. Il commissario ha anche dichiarato che si proseguirà in questa direzione e che l’Autorità di sistema portuale dovrà anche avviare la pianificazione di competenza che, necessariamente, coinvolgerà anche i Comuni sede dei porti».
Ad oggi non sappiamo quasi nulla di questa pianificazione ma scopriamo di consistenti investimenti su Gioia Tauro. Come amministrazione comunale siamo perplessi per la direzione presa dalla Regione e anche per il silenzio degli svariati parlamentari, senatori, sottosegretari in maggioranza al Governo e che dovrebbero rappresentare anche il nostro territorio.
La rete portuale nella regione Calabria non può essere solo Gioia Tauro.
«La Regione ha deciso di investire solo sul porto di Gioia Tauro? Mi auguro che si assuma la responsabilità delle sue scelte – ha commentato il vicesindaco, con delega a Porto e Zes, Claudio Malavolta – la responsabilità di decidere di rinunciare ad avere una rete portuale di tutta la regione Calabria. Gli altri porti calabresi possono svolgere un ruolo molto importante in ambito regionale e nazionale. Invece si decide di ignorarli rinunciando così alla possibilità di uno sviluppo armonico dei trasporti marittimi regionali e snobbando gli sforzi ambientali e le risorse economiche impiegate per la loro realizzazione» (Comunicato stampa).