Il gruppo “Solidarietà Sempre” è nato in occasione dello sbarco del 29 giugno scorso dalla volontà di un gruppo di cittadini che hanno deciso d’affiancare e supportare le istituzioni e le associazioni che gestiscono l’accoglienza dei minori non accompagnati che arrivano nella nostra città. Un gruppo di donne e uomini, dalle diverse visioni ed esperienze, che ha deciso di muoversi fattivamente per dare sollievo a ragazzi privati di tutto e, al contempo, provare a costruire attraverso il confronto con le istituzioni, iniziando da quella comunale, un percorso di accoglienza sicuro sia per i minori sia per la città. Attraverso mille piccole difficoltà crediamo si siano fatti importanti passi avanti: il primo è una presa di coscienza, da parte del Sindaco e della sua amministrazione, inizialmente freddi e indecisi, della necessità di costituire strutture e protocolli certi per affrontare una situazione che non può essere sempre emergenziale. Si sono presi impegni, certo ancora tutti da verificare, a partire dalla messa in moto di una task force per coordinare i bisogni ancora irrisolti dei oltre 90 ragazzi del Brillia e del Villaggio e le diverse emergenze di eventuali nuovi arrivi, per una gestione sempre più attenta ed efficiente. Ma ancora per una possibile sistemazione dei ragazzi in strutture comunali più adeguate e confortevoli, per la convocazione della consulta dei sindaci del territorio e per il coinvolgimento coordinato della Chiesa e di ogni soggetto capace di dare supporto ed aiuto. Detto questo, anche alla luce di alcuni, pur minimali ma insufficienti atti del consiglio regionale e del Presidente Mario Oliverio, sentiamo l’obbligo di fare alcune osservazioni sul ruolo svolto dall’Ente Regione qui a Corigliano durante questo mese, perche riteniamo cruciale il ruolo di questo ente per la programmazione, il coordinamento e la gestione di mille aspetti legati agli sbarchi, alla presenza di profughi ed immigrati nella regione e all’assistenza dei minori non accompagnati. Vogliamo dirlo senza mezzi termini: per quanto riguarda la regione Calabria nel caso degli sbarchi nella nostra città purtroppo è stata ed è tuttora ASSENTE. E nel caso del Presidente Oliverio e di tutta la sua insensibile squadra di governo dobbiamo parlare di una inspiegabile e davvero triste sottovalutazione di quello che sta accadendo. Noi ovviamente aspettiamo fiduciosi di potere cambiare giudizio ma ad oggi persino l’assessore in pectore all’Immigrazione come quello alla Sanità, entrambi del territorio, sono in tutt’altre faccende affaccendati. Proprio mentre sul versante logistico-sanitario ancora dopo un mese e mezzo siamo all’emergenza: gli screening sanitari vanno a rilento, stentano ad essere liberati o creati posti nelle strutture regionali accreditate e solo oggi grazie alla Prefettura si è riusciti ad avere un po’ di coperte per rendere più umane le condizioni al palazzetto. Apprezziamo beninteso sia le parole di Oliverio indirizzate alla Lorenzin, sia l’Odg approvato in Consiglio Regionale sulla questione “Minori Non Accompagnati” sull’emergenza coriglianese, ma sarebbe più corretto indicarla come emergenza dell’intera Piana di Sibari che seppur non ancora ai numeri di Reggio, Vibo o Crotone, necessita di un supporto forte anche nella costruzione dei punti di partenza su cui la Regione non può stare a guardare. Chiediamo che la Regione diventi protagonista dell’emergenza e per esempio non succeda più che diserti, pur invitata, gli incontri e le riunioni sul territorio come quella tra le città portuali al castello o quella decisiva anche per i prossimi immediati appuntamenti della Task Force al Garopoli. E per favore non ci si avventuri in discussioni su competenze e burocrazia perché sappiamo bene tutti che quelle che servono prima di tutto sono le volontà politiche. Chiediamo un intervento veloce nel supportare, anche a Corigliano, i soggetti che reggono la “baracca”. Possibile che non sia venuto in mente a nessuno anche dei consiglieri eletti in questa provincia di fare visita ai ragazzi del Brillia e del Villaggio? Chiediamo progetti e strutture immediate con indicazione finanziaria certa per sostenere queste ragazze e ragazzi che vengono da situazioni inimmaginabili. Chiediamo che le strutture sanitarie regionali diano precise indicazioni alle ASP, alle strutture ospedaliere e territoriali per organizzare in maniera efficiente e veloce il completamento degli screening sanitari. Chiediamo che il ruolo della Regione non sia più quello di un osservatore lontano e distratto che solo per lavarsi la coscienza, di tanto in tanto, batte un colpo. Noi, nella pura ottica di volontariato, saremo sempre presenti e garantiremo tutto il supporto che ci è possibile dare – dai vestiti ai prodotti igienico-sanitari, dai turni al cibo ed all’acqua – ma saremo anche attenti controllori di quel che accade e soprattutto di ciò che non funziona. Sempre pronti a collaborare con chiunque ma decisi e sempre attenti a non far sconti a nessuno per il bene dei nostri ragazzi.