Via libera alla costituzione di un comitato civico che metta al centro le problematiche sociali con particolare riferimento alla sanità. Si è tenuta una significativa riunione presso il Circolo Culturale Rossanese, dove è stato lanciato ufficialmente il progetto di formazione di un comitato civico promosso dal dottor Ugo Striano in collaborazione con il circolo stesso. La riunione ha visto una notevole partecipazione, dimostrando l’interesse diffuso della comunità nei confronti delle questioni legate alla salute e ai servizi pubblici del territorio di Corigliano-Rossano. Durante l’incontro, è stato deciso di costituire un comitato civico, caratterizzato da un’apertura a tutti, apartitico e autonomo, con l’obiettivo di mobilitare la comunità locale. L’obiettivo principale del comitato è garantire a tutti i cittadini di Corigliano-Rossano il diritto naturale e costituzionale alla salute e alla vita. Ciò si tradurrà nel potenziamento e miglioramento dei servizi sanitari pubblici esistenti e programmati nel territorio. La visione del comitato non si limita solo al settore sanitario, ma si estende al recupero di presidi istituzionali, giuridici, ambientali, economici e culturali che sono stati ingiustamente sottratti al territorio nel corso del tempo. Il dottor Ugo Striano, già direttore sanitario del presidio ospedaliero Nicola Giannettasio, è stato uno dei promotori principali dell’idea, affiancato dal professor Francesco Filareto e dal presidente del circolo culturale rossanese Antonio Guarascio. La partecipazione alla riunione è stata rappresentativa della diversità della comunità, con espressioni civiche provenienti anche dal mondo delle professioni e dal civismo, tra cui il consigliere comunale Pietro Mingrone. Il comitato si pone l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la comunità, lavorando attivamente per affrontare le sfide e le necessità del territorio in termini di salute e benessere collettivo. Il Dottor Ugo Striano ha sottolineato l’importanza di tale iniziativa nella situazione attuale. «Il comitato, conforme alle norme vigenti e senza fini di lucro, è visto come un mezzo necessario per influenzare coloro che detengono il potere decisionale, soprattutto in settori cruciali come la sanità pubblica e la giustizia».
Secondo il Dottor Striano, la situazione attuale in queste aree è notevolmente peggiorata, con problemi di qualità ed efficienza, specialmente dopo l’aziendalizzazione del sistema sanitario. Sostiene che la sanità era migliore prima di questa riforma, che ha portato a problemi ipotizzati e ha aggravato la situazione complessiva. In particolare, Striano evidenzia la condizione critica della sanità nella Sibaritide, dove la situazione è peggiore rispetto al resto della Calabria, che a sua volta è la regione peggiore in Italia. Pietro Mingrone, facente parte del gruppo consiliare comunale “Corigliano Rossano Pulita”, esprime il suo supporto al nuovo comitato proposto da Ugo Striano, sottolineando l’importanza di dare voce alla cittadinanza. Mingrone ritiene che il coinvolgimento attivo dei cittadini nei processi decisionali possa avere un impatto significativo, superando l’azione individuale anche di figure autorevoli. Il consigliere evidenzia che il comitato rappresenta un segnale importante e necessario per colmare il vuoto di iniziativa e partecipazione da parte della cittadinanza. Critica la mancanza di programmazione nella realizzazione di nuove strutture sanitarie, in particolare il nuovo ospedale, che ritiene essere sottodimensionato e privo di una progettazione adeguata. Mingrone lamenta anche la mancanza di programmazione sui fondi del PNRR per le case di comunità e gli ospedali di prossimità. Il consigliere sostiene che il comitato civico potrebbe agire con un’azione di massa, fornendo idee chiare e una progettazione definita. Auspica che questa iniziativa possa rappresentare un punto di svolta per la sanità locale, contrastando l’implosione del sistema sanitario e promuovendo una maggiore fiducia tra cittadini e operatori sanitari. Mingrone si sofferma sull’importanza di risolvere il problema del sovraffollamento dei servizi sanitari, rimarcando che la fiducia reciproca tra cittadini e operatori sanitari è essenziale per superare gli attriti presenti attualmente tra chi ha bisogno di cure e chi si impegna a fornirle.