Sospesi i servizi sanitari in farmacia: Tavernise parla di “vergogna istituzionale” e “condanna per i piccoli comuni”

Catanzaro, 3 luglio 2025 – La Regione Calabria ha scatenato un’ondata di indignazione con la sospensione, dal 1° luglio 2025, delle prestazioni sanitarie convenzionate erogate dalle farmacie dei servizi per i cittadini esenti. La decisione, motivata da un presunto “esaurimento fondi”, è stata comunicata ufficialmente dal Dipartimento Salute e Welfare della Regione solo il 2 luglio, a servizi già interrotti. Una tempistica che il consigliere regionale Davide Tavernise definisce “gravissima” e “inaccettabile”, bollando l’atto come un “insulto alla dignità delle nostre comunità”.

I servizi sospesi includono prestazioni essenziali come ECG, holter pressorio e spirometria, fondamentali per migliaia di cittadini, in particolare nelle aree interne della Calabria, dove spesso la farmacia rappresenta l’unico presidio sanitario accessibile.


 

Un Taglio che “Condanna” i Comuni Minori

 

“Una vergogna istituzionale che grida vendetta,” ha dichiarato Tavernise con sdegno, raccogliendo la testimonianza di un farmacista della provincia cosentina. “La Regione Calabria ha comunicato a giochi fatti la sospensione di prestazioni sanitarie fondamentali per migliaia di cittadini esenti. In molti piccoli comuni dell’entroterra queste prestazioni rappresentano l’unica forma di assistenza accessibile. Negare tutto questo con una mail, senza preavviso, è un insulto alla dignità delle nostre comunità.”

Il consigliere ha sottolineato la drammatica realtà dei piccoli centri, come quello del farmacista intervistato, dove “l’unico presidio sanitario rimasto è proprio la farmacia. Dove fare un elettrocardiogramma in tempo può significare salvare una vita. Dove la distanza dagli ospedali non è un dettaglio, ma una condanna. E invece si taglia, si chiude, si ignora. Questa è barbarie amministrativa, altro che programmazione sanitaria.”


 

Sanità come “Costo da Tagliare”, Non un Diritto

 

Tavernise ha duramente criticato la visione della Regione sulla sanità, affermando che “per la Regione, la sanità non è più un diritto universale, ma un costo da tagliare. E per i cittadini dei piccoli comuni resta solo l’abbandono. Si bloccano servizi essenziali con la scusa dell’’esaurimento fondi’, ma senza alcuna trasparenza, senza soluzioni, senza nemmeno il rispetto di comunicarlo in tempo utile.”


 

“Eutanasia Istituzionale” per i Borghi Dimenticati

 

Il consigliere ha allargato la sua analisi al contesto nazionale, citando il piano strategico nazionale per le aree interne 2021-2027 che parla apertamente di “cronicizzato declino” per questi territori. “Una frase vergognosa,” ha commentato Tavernise, “che fotografa perfettamente il disegno politico in atto: non invertire la rotta, ma accompagnare i piccoli borghi alla morte lenta. È un’eutanasia istituzionale, mascherata da pianificazione.”


 

Un Appello al Ripristino Urgente dei Servizi

 

Di fronte a questo scenario, Tavernise ha lanciato un chiaro messaggio: “Noi diciamo no a questo disegno. Le comunità più piccole non vanno accompagnate al declino, ma sostenute e valorizzate. Basta tagli, basta rassegnazione. Chiediamo risposte immediate dagli organi competenti e il ripristino urgente dei servizi sospesi. Se non sarà la Regione a cambiare rotta, lo faremo noi. Con coraggio, con determinazione, con la forza di chi ogni giorno vive e difende i territori dimenticati.”

La sospensione dei servizi sanitari nelle farmacie calabresi si preannuncia quindi come un punto caldo del dibattito politico regionale, con il consigliere Tavernise in prima linea nella difesa del diritto alla salute dei cittadini, specialmente quelli che vivono nelle aree più disagiate.

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