«Il pianeta si salva, noi no». Giobbe Covatta in scena a Corigliano Rossano nel suo “Sei Gradi” scritto con Paola Catella, lancia le sfide del futuro e le tematiche ambientali estremamente attuali anteponendo i rischi della sopravvivenza dell’umanità se non si pongono i giusti rimedi. In una cornice di pubblico attenta ed entusiasta, l’attore e scrittore si sofferma sulle nuove generazioni e sui rischi di estinzione. Lo spettacolo è stato voluto dal WWF Calabria Citra, nell’ambito del Progetto Sibsea, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, nell’ambito del cartellone del Coro Summer Fest, a Torre Sant’Angelo sul lungomare di Rossano. La referente del Wwf Calabria Citra Elisa Romano ha sottolineato come i temi affrontati dell’attore siano di estrema importanza poiché affrontano la questione quantomai attuale dei cambiamenti climatici.
«Temi oggetto di una politica fallimentare a danno dei cittadini», afferma la Romano, secondo la quale è sempre più necessario «creare la giusta consapevolezza e coscienza». Tarantino e napoletano d’adozione, Covatta si è soffermato non solo sull’emergenza ambientale, ma anche sull’importanza e il ruolo della politica, il tutto intervallato da alcune canzoni anche attraverso il coinvolgimento del pubblico. Infine ha toccato il tema del Covid e le ripercussioni sulla categoria. Il ritorno in presenza, dopo il “fermo” della pandemia, ha messo in crisi il mondo dello spettacolo. «Non solo gli attori hanno subito le conseguenze, ma anche le maestranze che operano dietro le quinte (tecnici, operatori, elettricisti, etc). Io ho la fortuna di essere conosciuto, altri hanno sofferto e soffrono gli effetti derivanti dalla pandemia».