L’immobilismo dell’Ufficio del Commissario e della Dirigenza dell’Azienda Sanitaria nel reclutamento e riorganizzazione del personale medico non è più tollerabile.
Lo Spoke Corigliano-Rossano è l’unico punto di riferimento di un’intera fascia dal sistema sanitario a brandelli, sul quale convergono giornalmente migliaia di pazienti. Trovo semplicemente vergognoso che si costringano i dirigenti delle Unità Operative ad elemosinare personale medico per garantire i servizi minimi. Trovo vergognoso che per mesi le dirigenze degli enti superiori della Sanità abbiano colpevolmente ignorato le numerose comunicazioni formali provenienti da reparti ormai allo stremo, che riescono a malapena a fornire assistenza essenziale soltanto grazie a turni insostenibili.
Come rappresentante della comunità, ma credo di interpretare il pensiero ed i sentimenti anche degli altri rappresentanti del territorio, non assisteremo più in silenzio ai giochi di potere ed agli squallidi equilibrismi di una organizzazione sanitaria che sta letteralmente uccidendo il diritto alla salute.
Si individuino immediatamente, così come già garantito formalmente qualche giorno fa, le misure per superare le criticità dei reparti in sofferenza.
Senza tali provvedimenti, è evidente come vengano meno le condizioni minimali per un rapporto istituzionale sano e corretto, e non potremo fare altro che prenderne atto e regolarci di conseguenza.
(comunicato stampa)