SS 106. Il neoconsigliere Straface: Basta alle ambiguità di Stasi, non si può più attendere

Pasqualina Straface

“L’ammodernamento della strada statale 106, la sua messa in sicurezza, la sua agognata realizzazione rappresentano una delle priorità – unitamente all’affermazione del primato della buona e pubblica sanità – del percorso istituzionale che mi accingo ad intraprendere all’interno del Consiglio regionale della Calabria grazie alla fiducia accordatami dai cittadini; priorità condivisa dal Presidente Roberto Occhiuto, da sempre convinto assertore dello sviluppo territoriale quale indissolubile baluardo di civiltà. Non possiamo continuare a parlare e scrivere di quella che è ormai divenuta tristemente nota come la “strada della morte” senza un necessario colpo di reni, senza dare vita all’auspicata unità per giungere ad un risultato finale nell’esclusivo interesse dei territori, poiché trattasi di opera infrastrutturale che abbraccia più aree della nostra vasta regione. Ecco perché, oltre a ritenere improcrastinabile pervenire ad una celere ed efficace conclusione, ritengo altresì inaccettabile qualsiasi rinvio, lungaggine e ambiguità da parte di chi, pur avendo avuto molto tempo finora a disposizione, continua ad isolare istituzionalmente la città di Corigliano Rossano”.

È quanto dichiara il neo consigliere regionale di Forza Italia Pasqualina Straface, intervenendo sulla dirimente questione SS 106 e sul dibattito in corso. Necessario, per l’ex sindaco di Corigliano, “un immediato confronto tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti (Amministrazione, Anas, RFI), ma che questo non sia il pretesto per evitare di assumere posizioni univoche e chiare, forse perché alle prese con beghe interne e distanti dalle reali esigenze della popolazione”.

“Il Comune di Corigliano Rossano, già dopo due mesi dall’elezione del sindaco Stasi, – ricorda Pasqualina Straface – ha avuto in visione il progetto della nuova SS 106 tra Sibari e Rossano. Le proposte progettuali furono tre: una cosiddetta di valle, una di monte e l’altra di mezzeria. Il tratto interessato faceva parte del cosiddetto Megalotto 8 che partendo dalla SS 534 doveva collegare Corigliano, Rossano e tutti gli altri comuni situati a sud di Rossano. Su tale Megalotto 8 le Amministrazioni interessate espressero i loro pareri già nel 2000, ivi compresa quella di Corigliano col sindaco Giuseppe Geraci e l’Ufficio Tecnico del Comune con il geometra Giuseppe Curia, formulando in merito le dovute osservazioni. Poi, nel 2019, venne presentato uno stralcio al Megalotto 8 che interessava il collegamento tra la SS 534 e Rossano, passando per Corigliano. Ebbene, già nel 2019, questo stralcio di progetto venne presentato a Rossano al sindaco Stasi alla presenza dell’allora dirigente Anas, ingegnere Ferrara, e del R.U.P., ingegnere Marra. Sulla scorta di quella prima proposta furono avviate delle proposte che portarono, nell’aprile del 2021, ad una presentazione del tracciato definitivo al sindaco, il quale si prese il tempo necessario per fare delle osservazioni; fra queste, la prima fu quella di ipotizzare un sottopasso nella zona del Frasso in area urbana di Rossano, poi la nuova SS 106 sarebbe dovuta salire a monte fino ad arrivare alle spalle del costruendo Ospedale della Sibaritide, per poi scendere ed arrivare in contrada Chiubbica per proseguire poi di nuove a monte e camminare parallelamente alla ferrovia, passando per contrada Briga Rossa, e così arrivare all’allacciamento con il realizzando Megalotto 8 a ridosso della rotonda di nuova realizzazione con la SS 534. Il Comune – spiega Pasqualina Straface – avrebbe dovuto fare queste osservazioni in maniera tempestiva ed avrebbe certamente dovuto chiedere, già dall’aprile 2021, come mai il progetto presentato non avesse una relazione tecnico-illustrativa dalla quale magari capire se lo sviluppo di questo nuovo tratto della SS 106 tra Sibari e Rossano, per lo più in area di competenza delle RFI, potesse nel futuro andare ad inficiare lo sviluppo della rete ferroviaria elettrificata e ad alta velocità e doppio binario, nonché chiedere se oltre alla realizzazione del tratto del nuovo tracciato della SS 106 in zona Frasso, in area urbana di Rossano, non si potesse applicare e adottare anche in zona Torricella, al fine di salvaguardare terreni con pregiate colture nelle aree di Thurio e Ministalla. Siamo pertanto arrivati al mese di ottobre del 2021 ed ancora stiamo a discutere della relazione tecnico-illustrativa che non c’è. È il momento di esseri seri: la SS 106 non può ulteriormente attendere il tira e molla del sindaco Stasi e la scrivente sarà in prima linea per garantire, in tutte le sedi preposte e con massimo impegno e trasparenza, la positiva conclusione di questo iter progettuale” (Comunicato stampa).

 

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