PD Corigliano-Rossano: Da anni il Meridione d’Italia, e in particolare la fascia jonica settentrionale della Calabria, è esclusa dai grandi investimenti riguardanti le infrastrutture. Porti, strade, ferrovie e aeroporti restano un miraggio rispetto ai bisogni della popolazione. Le responsabilità politiche sono tante e complesse a partire dalla scelta, spesso dissennata, d’affidarsi a una privatizzazione dei servizi che ha cancellato diritti a favore del profitto degli investitori.
In queste ore apprendiamo che il Sen. Salvini ha prodotto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, De Micheli, un’interrogazione parlamentare per chiedere l’avvio dei lavori della S.S. 106 III megalotto Sibari-Roseto Capo Spulico, che, pur potendo in ipotesi sembrare una dimostrazione d’interesse lodevole, costituisce invero un’offesa alla intelligenza dei cittadini calabresi.
Ciò che ci spinge a un’attenta riflessione è da un lato la storia pregressa dei fondi destinati alla S.S. 106, dall’altro il leitmotiv propagandistico della Lega all’avvicinarsi delle elezioni regionali.
Difatti non possiamo dimenticare come fu proprio la Lega, in cambio del sostegno al nascente Governo Berlusconi, a dirottare il finanziamento di 7 miliardi, già stanziati per la S.S. 106, verso il pagamento delle multe che l’Europa aveva comminato per il superamento delle quote latte degli agricoltori del Nord. Abitudine quella di sottrarre fondi a questa terra che non ha perso nemmeno con lo spostamento dei fondi per la tratta marittima Schiavonea-Catania a favore della Pedemontana lombarda.
E, ancora, ci chiediamo perché, avendo governato per 14 mesi il Paese e aver privilegiato leggi incondivisibili e inutili, non abbia mai speso un secondo sulla questione, disinteressandosi completamente alla “strada della morte” e anzi favorendo il blocco dei lavori.
L’opera in questione, benché già approvata e finanziata dal Governo precedente per 1,5 circa miliardi, è stata bloccata proprio durante il suo Governo, avendo inoltre la sua maggioranza, in occasione della discussione in parlamento dell’avvio dei lavori delle grandi opere, votato contro la mozione del PD, volta a chiedere un crono-programma per stabilire i tempi di inizio e realizzazione dei lavori in questione, favorendo invece l’avvio di altre opere, benché il III megalotto S.S 106 Sibari-Roseto C.S. fosse l’unica opera prevista per il Sud.
Ben consapevoli che sul tema enormi sono le responsabilità anche dell’altro alleato di governo, resta un’ipocrisia che non può essere sottaciuta e che è aggravata da endemiche politiche antimeridionali.
E questa sostanziale operazione elettorale, che non cambierà di una virgola il destino della S.S. 106 e degli investimenti nel Meridione, è comprovata dai precedenti sardi e umbri: prezzo del latte a un euro promesso dal Ministro degli interni e mai mantenuto; intervento sui terremotati promesso ma per mesi non fatto sempre dal partito del Ministro degli Interni.
Quattordici lunghi mesi di politiche che hanno escluso il Sud da ogni piano d’investimento e ridotte all’osso le grandi infrastrutture finanziate e ora che trovasi Salvin all’opposizione, Salvini chiede ciò che ha negato quando era al Governo!
Si tratta sol di un’iniziativa di becero populismo in prossimità delle elezioni regionali, che offende la dignità del popolo calabrese (Comunicato stampa).