«Il progetto presentato – proseguono i sindacalisti – allontana definitivamente l’idea sbagliata di procedere ad un semplice ammodernamento e restyling del tracciato esistente, idea che ripetutamente avevamo bocciato. L’ipotesi progettuale ha certamente il vantaggio di prevedere, rispetto a quanto ipotizzato nel lontano 2004, costi sostenibili e tempi di realizzazione più ridotti.
Per queste ragioni, è necessario definire le ulteriori tappe dell’iter progettuale, intervenendo, in una fase di confronto con il territorio, per migliorare alcuni aspetti, con riferimento, per esempio, agli svincoli e ad alcuni scelte relative al tracciato.
Ma soprattutto – affermano ancora Guido, Lavia e Castagna – è necessario lavorare sinergicamente, grazie al supporto dei rappresentanti istituzionali del territorio, per assicurare il finanziamento completo dell’opera, il cui costo viene indicato in circa 400 milioni di euro per 30 km di tracciato, chiedendo l’inserimento del progetto almeno nelle opere finanziate con il Fondo Complementare al Recovery Found, annunciato dal Premier Draghi, per consentirne l’approvazione del Cipe.
Nello stesso tempo, occorre lavorare sulla progettazione definitiva degli ulteriori tratti a sud della S.S. 106, così da dotare l’intera fascia ionica, fino a Crotone, di un’infrastruttura di tipo “b”, con due carreggiate e quattro corsie, moderna e sicura.
La realizzazione del tracciato a quattro corsie e il collegamento attraverso la S.S. 534 all’A 2, è fondamentale – concludono i Segretari generali di Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno, Cisl Cosenza e Uil Cosenza – per creare, attraverso l’infrastrutturazione del porto di Corigliano Rossano e l’ammodernamento in corso della linea ferroviaria ionica, una piattaforma logistica integrata nella Sibaritide, a sostegno delle vocazioni produttive del territorio» (Comunicato stampa).