È quanto dichiara la parlamentare del Movimento 5 stelle, Elisa Scutellà, incalzando le Amministrazioni comunali di Corigliano-Rossano e Cassano Jonio sulla necessità di avviare un confronto immediato con Anas e con il Governo sul progetto della nuova Statale 106 nel tratto Sibari-Corigliano-Rossano.
«Sulle sorti della strada statale 106 – aggiunge Elisa Scutellà – è bene che si faccia luce quanto prima. È giusto che i cittadini siano informati e che alle loro domande vengano date risposte chiare e celeri. È trascorso un mese da quando esortavo le Amministrazioni coinvolte nel progetto della nuova Statale 106, per il tratto da Sibari a Corigliano-Rossano, ad una collaborazione fattiva che non comportasse ulteriori dispendi di tempo. A quanto pare, però, questo argomento sembra suscitare poco interesse nelle istituzioni locali. Nel corso dei diversi incontri intercorsi con le parti interessate, volte ad un confronto sul progetto, ho espressamente invitato i Comuni a lavorare in modo costruttivo e nel modo più efficace dando priorità assoluta all’interesse pubblico e alla sicurezza dei cittadini del nostro territorio. Spiace pertanto constatare che, ad oggi, ci si trovi in una situazione di incomprensibile stallo e l’atteggiamento assunto dalle parti interessate pare proseguire in modo inverso rispetto ai reali interessi di un territorio che ha tutto il diritto di avere una nuova strada a quattro corsie e a cui, onestamente, poco interessano le bagarre interne. Ai cittadini – precisa la Parlamentare – dobbiamo delle risposte immediate. Soprattutto quando si parla della “strada delle morte”, sono inaccettabili atteggiamenti ostruzionistici. L’ennesima tragedia avvenuta pochi giorni fa che ha strappato alla vita a due giovani della nostra comunità non può non scuotere le coscienze a chi è direttamente interessato affinché il progetto per la nuova strada veda la luce, senza più alcuna sorta di tentennamenti. Invito pertanto nuovamente i Comuni interessati a non rimandare ulteriormente, a non arrancare, ma a lavorare affinché – conclude Elisa Scutellà – il tempo sciupato venga quanto prima recuperato e si vada spediti verso una definizione unanime e condivisa che ponga l’interesse e la sicurezza dei cittadini quale priorità indiscutibile».
(Comunicato Stampa)