L’attività investigativa dei Carabinieri è scaturita dalla denuncia della ex compagna, avvenuta nel mese di maggio u.s., dove venivano alla luce delle agghiaccianti condotte reiterate nel tempo, quali molestie psicologiche, percosse, minacce, che hanno causato nella stessa un perdurante stato di ansia e paura, con il fondato timore per la propria incolumità, per cui era stata costretta ad alterare le proprie abitudini di vita.
In virtù di quanto emerso dalla denuncia della vittima e dagli accertamenti condotti, nel mese di giugno l’indagato è stato destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Ma poiché le condotte vessatorie e minacciose persistevano, la Procura della Repubblica richiedeva un aggravamento della misura cautelare. Quindi, proprio in virtù del quadro indiziario emerso, allo stesso veniva dunque applicato il divieto di dimora nel Comune di Cosenza.
Questa ulteriore applicazione del Codice Rosso da parte dell’Arma di Cosenza, sotto l’efficace coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, è sicuramente un tangibile segno della cura e dell’attenzione con cui le istituzioni si dedicano alla trattazione di una materia così delicata come quella dei reati oggetto di intervento legislativo del “Codice Rosso”. Questo strumento legislativo infatti, novellando i codici penale e di procedura penale, ha permesso di velocizzare l’iter di indagine e di denuncia nei casi di violenza sulle donne, tematica quanto mai attuale.
(fonte comunicato)