“Vogliamo focalizzare la nostra attenzione sulla annosa questione afferente la famigerata la strada della morte”. E’ con questo incipit che Antonio Stasi, Coordinatore di Forza Italia Giovani Rossano, riporta l’attenzione sulla viabilità sibarita, quotidianamente agli onori delle cronache locali soprattutto per ciò che riguarda la questione S.S. 106.
“È alquanto vergognoso e inconcepibile il taglio di sei miliardi di euro perpetrato dal governo ai danni della Calabria volti a trasformare in moderne arterie alcuni pericolosissimi tratti della Salerno-Reggio e della Statale Jonica.
La vertenza non riguarda esclusivamente la fascia jonica e, quindi, l’intera Calabria. E’ principalmente un caso nazionale e, al di là della mancata approvazione del documento teso a istituire una Commissione ministeriale sulla prefata arteria stradale, lo Stato ha l’onere di trovare una netta soluzione a questa triste contingenza.
Onore e gloria, dunque, all’associazione “Basta vittime sulla 106” che quotidianamente conduce, con dignità e senso civico, una giusta battaglia al fine di ottenere piani di sicurezza per l’incolumità di chi percorre quella pericolosa arteria. Onore e gloria a chi è scomparso sulla S.S. 106 perché vittima ingiusta di un sistema atavico nel quale la politica vetusta ha vissuto di soli proclami senza attuare azioni concrete per salvaguardare la vita del suo popolo e, quindi, dei suoi elettori. Onore e gloria a tutte le famiglie che hanno perso i loro congiunti in quella esecrabile arteria la quale conta più vittime di una guerra mondiale. Onore e gloria a chi realmente combatte per riscattare questo Territorio scostando ogni tipologia di interesse particolareggiato a favore di quello generale.
Ci rivolgiamo, pertanto, al Commissario Prefettizio, Dott. Aldo Lombardo, acché informi il ministro Delrio sulle reali e precarie condizioni in cui riversa la S.S. 106 poiché siamo stanchi di veder morire uomini, donne, giovani e meno giovani, bambini e famiglie intere.
La vita è un dono prezioso e lo Stato, con ogni mezzo, ha il dovere di difendere e tutelare questo sacrosanto principio costituzionalmente garantito”.