Megalotto 3 della S. S. 106, avanti tutta: adesso Ministero delle Infrastrutture, Anas e General Contractor, che finora hanno cincischiato, vogliono recuperare il tempo perduto e la convocazione a Roma di giovedì 20 e quella di oggi 28 luglio rischiano di essere solo una comparsata. Complice la presenza del Governatore Oliverio che ha invitato i sindaci a fare sintesi e non mettersi di traverso per evitare di perdere il finanziamento, è stato praticamente impedito ai sindaci di mettere bocca e argomentare sul progetto definitivo relativo al tratto Trebisacce-Roseto, quello cioè più articolato e complesso, perché il tratto Sibari-Trebisacce, come ha sostenuto il sindaco di Trebisacce Franco Mundo, aveva già ottenuto l’imprimatur del CIPE con la Delibera n. 41 del 10 agosto 2016. «Il presidente Oliverio e il Direttore Generale Segnalini, – ha scritto infatti il primo cittadino di Trebisacce – hanno sostenuto la necessità di presentare il progetto al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici fissato per il 28 luglio a Roma senza alterare la proposta tecnica al fine di evitare ulteriori lungaggini procedurali, tali da mettere in pericolo lo stesso finanziamento dell’opera e quindi la sua fattibilità. Nel corso dell’incontro del 20 luglio, – ha aggiunto l’avv. Mundo – a parte le reiterate e legittime richieste degli altri sindaci, abbiamo rimarcato come dopo quattro anni, a seguito proprio delle richieste formulate dal comune di Trebisacce fondate su cognizioni tecniche oggettive e giuridiche oltre che sul rispetto dei vincoli paesaggistici ed ambientali esistenti, la proposta progettuale presentata di fatto recepisce tutte le nostre osservazioni ma poi non vi dà alcun seguito nella progettazione definitiva». Secondo il sindaco di Trebisacce vengono peraltro disattese le prescrizioni dei Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali che imponevano la copertura delle trincee per salvaguardare le terrazze marine di Trebisacce che sono sottoposte a vincolo paesaggistico, finendo col creare una grossa frattura nel territorio. «Terrazze marine – ha commentato il sindaco Mundo – che devono essere salvaguardate con gallerie artificiali». Da quanto s’è capito il primo cittadino di Trebisacce, pur rimanendo favorevole all’apertura dei cantieri, vuole tentare fino in fondo di dire la sua, sia sulla soluzione adottata per lo svincolo-nord di Trebisacce che è stato modificato prevedendo il collegamento con la S.S. 106 e non con la Provinciale 153, sia sull’abbattimento dell’eco-mostro rappresentato dall’ingombrante viadotto sul Pagliara che, come ha riconosciuto lo stesso ministero dell’Ambiente, conserva un grosso impatto ambientale e architettonico per cui è indispensabile eliminarlo, escludendolo però dai fondi destinati alle opere compensative e aumentando così l’importo da ripartire tra gli otto comuni. «Tali osservazioni – ha concluso Mundo in vista dell’incontro di oggi – saranno riproposte davanti al Consiglio Superiore dei LL.PP. e formalmente ribadite all’ANAS e al General Contractor, al fine di realizzare al più presto un’arteria più che mai necessaria, senza però limitare le legittime richieste e aspirazioni dei territori e degli enti locali, che devono essere coniugate con l’interesse generale della sicurezza, della mobilità e della modernità».