“Nel settembre dello scorso anno – continuano – abbiamo presentato, e rivolto all’Ente che oggi rappresentate, una petizione, pubblicata sull’albo pretorio, nel rispetto del vigente statuto. Raccolto e autenticato le firme di 100 cittadini: perché si istituisse un gruppo di lavoro, quale forma di partecipazione democratica dei cittadini, per la redazione del nuovo statuto comunale.
Successivamente alla nomina dell’Avv. Maria Salimbeni, quale Presidente della Commissione Statuto, abbiamo letto tanti comunicati di associazioni, comitati, che chiedono di partecipare ai lavori e di aprire alla comunità.
Come cittadini e attivisti di questo territorio, siamo pronti a dare il nostro contributo, ragion per cui, accoglieremo con favore, l’eventuale l’invito a partecipare alla discussione, che la neo costituita Commissione vorrà farci”.
“Tuttavia – concludono – crediamo sia utile rilanciare l’idea di istituzionalizzare, oltre la questione statuto, i Gruppi di lavoro, come espressi nella petizione, presentata e sottoscritta dai cittadini, sull’esempio di numerose virtuose città d’Italia, quale forma di partecipazione dei cittadini alla vita politica della loro città. La terza città della Calabria, la più grande fusione d’Italia.
Perché le potenzialità della nostra società civile abbiano modo di esprimersi. E rendere storico questo territorio”.
Una fusione, ricordano gli attivisti di Rossano In Movimento, storica per il territorio e la Calabria, ma resa debole, prima del referendum, da una politica locale, chiusa tra lobby, obiettivamente indecente (Comunicato stampa).