Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Tenenza di Cassano insospettiti dagli strani movimenti notati all’interno della stazione ferroviaria di Sibari e dopo aver fatto accesso all’area recintata attigua lo scalo ferroviario denominata “mediterranea”, scorgevano la presenza di un furgone cassonato e di quattro persone intente a raccogliere bulloni ed altro materiale ferroso ivi accatastato per i lavori che si stanno svolgendo all’interno dello scalo.
Nello specifico, i soggetti, con l’ausilio di una gru meccanica installata sul medesimo veicolo, raccoglievano il “prezioso” materiale e lo immettevano all’interno del cassone. Prontamente fermate ed identificate, le quattro persone si giustificavano alle domande dei Carabinieri asserendo di essere lavoratori autorizzati a compiere tali attività direttamente dal responsabile dello scalo ferroviario di Sibari.
Dopo gli accertamenti compiuti si acclarava l’assoluta falsità delle affermazioni sostenute dai fermati, infatti, gli stessi non erano lavoratori della Rete Ferroviaria Italiana (RFI), ma semplicemente stavano trafugando bulloni e altro materiale ferroso utilizzato per le rotaie e ne avevano già caricato sul cassone oltre 10 quintali. Gli arrestati, già noti alle forze dell’ordine, con diversi precedenti di polizia, anche specifici, a loro carico si identificavano in B.F. classe’91, B.V. classe ’64, B.C. classe ’72 e D.R.L. classe ’81.
Tutti e quattro venivano, quindi, tratti in arresto, in flagranza di reato, e dovranno comparire davanti l’A.G. di Castrovillari per rispondere di furto aggravato in concorso, mentre il materiale rinvenuto veniva restituito, dopo le formalità di rito, a personale della R.F.I.