Agire responsabilmente, con la necessità di un confronto serrato sui numeri, al fine di delineare, finalmente, un’ipotesi di bilancio aggregato dell’eventuale nuovo comune. E’ questo l’invito che l’assessore al bilancio, Mauro Stellato, lancia, attraverso un comunicato stampa, al suo collega del comune di Rossano, Nicola Candiano. Stellato interviene nel dibattito sulla fusione, anche se occupandosi dell’aspetto squisitamente finanziario, per chiarire alcune questioni le quali tenderebbero “a distorcere il significato di alcuni dei dati emergenti dalla comparazione, resa pubblica autonomamente dalla stampa, dei bilanci dei comuni di Corigliano, Rossano e Cassano. Il comune ausonico – afferma l’assessore Stellato – ha imparato da tempo ad essere puntuale negli appuntamenti istituzionali. La proposizione in Consiglio, intervenuta lo scorso 16 gennaio, del Documento Unico di Programmazione, nonché l’approvazione del Bilancio di Previsione 2017/2019 e del Rendiconto di gestione 2016, entrambi in netto anticipo rispetto alle scadenze fissate dallo Stato, ne sono la prova tangibile. Dal Rendiconto 2016 è emerso quali siano stati i risultati ottenuti, in termini di diminuzione reale dell’indebitamento complessivo, di condizione del bilancio messo in relazione ai parametri di deficitarietà strutturale, di entità reale dei crediti e dei debiti del comune. Quanto alla situazione economico-finanziaria, il comune di Corigliano – sottolinea Stellato – non teme confronti di sorta, né tampoco esistono timori nel rendere i numeri in modo più dettagliato, attesa la loro positività. Un risultato ottenuto grazie al binomio buona amministrazione/sacrifici sopportati dai cittadini di Corigliano negli ultimi tre anni, dei quali gli amministratori tengono nel dovuto conto nel loro operare quotidiano. La non contestuale approvazione del Rendiconto 2016, da parte del comune di Rossano, rende impossibile, al momento, ogni confronto comparativo, indispensabile per garantire una esaustiva informazione alle collettività interessate. A nulla valgono, pertanto, le considerazioni che prendono a riferimento dati parziali di bilancio ovvero segmenti del Dup. Ciò che conta, a mo’ di termometro di un eventuale stato febbrile dei conti, sono i saldi di cassa, onnicomprensivi dei fondi vincolati da dover ricostruire al lordo di quelli consortili (Corigliano + 5,5 milioni), dei quali occorrerebbe fornire informazione dettagliata ai cittadini. Il dato relativo al conto economico 2015 del comune di Corigliano è dipeso, esclusivamente, dai risultati conseguenti all’obbligatorio riaccertamento straordinario dei residui a tutto il 31 dicembre 2014”.