Stamattina, le forze dell’ordine hanno fatto un significativo passo avanti nell’investigazione dei misteriosi omicidi di Salvatore Di Cicco e Andrea Sacchetti, avvenuti nel corso del 2001. Delitti avvolti nel mistero per molti anni, sono stati oggetto di attenta analisi da parte dei Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale e del Comando Provinciale di Cosenza, con il supporto del personale del Comando Provinciale di Crotone. L’azione delle forze dell’ordine è stata scaturita da due Ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Le ordinanze prevedono la custodia in carcere per tre indagati, Rocco Azzaro, Giuseppe Spagnolo, e Giuseppe Nicastri, sulla base di gravi indizi in relazione alla loro presunta partecipazione negli omicidi di Salvatore Di Cicco, avvenuto il 1 settembre 2001, e di Andrea Sacchetti, avvenuto il 6 febbraio 2001.
L’azione investigativa che ha portato alle misure cautelari si è basata su recenti informazioni emerse nel contesto dei rapporti tra le fazioni della ‘ndrangheta operanti nella zona di Rossano e Corigliano, nel periodo in cui i due omicidi sono avvenuti. Le indagini preliminari hanno permesso di ricostruire in modo indicativo la dinamica e la motivazione di questi omicidi, anche se è importante notare che questi procedimenti giudiziari sono ancora in corso e richiedono ulteriori verifiche e accertamenti durante il processo legale. Per quanto riguarda l’omicidio di Salvatore Di Cicco, avvenuto a Crucoli il 1 settembre 2001, le indagini hanno rivelato che il movente era legato al contesto mafioso della Sibaritide e alle alleanze tra diversi sodalizi della ‘ndrangheta nell’area ionica cosentina. Si ritiene che l’omicidio sia stato perpetrato con il coinvolgimento dell’articolazione di ‘ndrangheta di Cirò, con il cosiddetto “Crimine di Cirò” sotto la direzione dell’egemone cosca Farao-Marincola. L’uomo scomparso fu condotto a Crucoli con un pretesto e successivamente ucciso con colpi di arma da fuoco, con il suo corpo occultato. Per quanto riguarda l’omicidio di Andrea Sacchetti, avvenuto a Rossano il 6 febbraio 2001, le indagini hanno rivelato che la causa potrebbe essere collegata al controllo del commercio di sostanze stupefacenti da parte di una consorteria criminale dominante nell’area. Anche in questo caso, il giovane fu condotto in un’azienda agricola locale con un pretesto e fu vittima di un omicidio a colpi di arma da fuoco, con il conseguente occultamento del suo cadavere. È importante sottolineare che le indagini sono ancora in corso e che queste ordinanze cautelari rappresentano un passo significativo verso la risoluzione di questi vecchi casi di omicidio.