L’Istituto di istruzione superiore Itas – Itc di Rossano guidato dalla dirigente Maria Gabriela Chiodo ha realizzato una sfilata di moda nell’ambito dell’alternanza scuola – lavoro. L’azione è stata curata dal Sistema moda della scuola rossanese, guidata dall’Accademia New style – scuola di moda e designer di Cosenza.
Protagonisti unici sono stati gli studenti che, coordinati dai docenti dell’Itas – Itc e dell’Accademia New style, hanno ideato e realizzato l’intero evento. La sfilata ha visto coinvolti gli allievi della classe terza A Sistema moda e in passerella anche le collezioni dell’allieva Gabriella Santelli dell’Accademia New Style.
All’interno dell’alternanza scuola – lavoro i docenti dell’Accademia New Style hanno sviluppato il progetto “Il riciclo fa’ moda”, durante il quale gli alunni hanno realizzato diversi flash di collezione con stili vari che li ha visti impegnati a elaborare i propri capi ormai in disuso con tecniche creative e sperimentali. Ogni studente è intervenuto sul proprio capo stravolgendo tagli, linee, lunghezze e fantasie, trasformando gli abiti in vere e proprie opere d’arte. È stato un lavoro impegnativo e interessante per i ragazzi che hanno dimostrato entusiasmo e interesse per la nuova esperienza. I docenti coinvolti nell’interessante progetto sono stati, per l’Itas Itc , Antonella Fiore, Isabella Cipolla , Giuseppina Cersosimo, per l’Accademia New Style Mariarosaria Putignano e Franca Trozzo, quest’ultima, quale direttrice della struttura cosentina, nei giorni scorsi ha ricevuto dal Cif di San Fili il Premio Donna 2016 “Al genio femminile in Calabria”.
La dirigente Chiodo nell’evidenziare la valenza socio – educativa dell’attività proposta agli alunni ha fatto notare che il tema della giornata è stato quello della solidarietà.
Infatti, è stata dedicata “alle centinaia di vittime innocenti che si consumano ogni giorno nei nostri mari. Si tratta”, ha detto la dottoressa Chiodo, “di un’ecatombe di bambini, ragazzi e giovani che muoiono in mare o finiscono venduti, schiavizzati e abusati. A loro è negato qualsiasi progetto di vita”.
Infine, la dirigente ha sottolineato che “solidarietà non significa elemosina e tanto meno chiudere le nostre frontiere, ma impegno per far cessare questa strage, rimproverando ai potenti della terra la loro incapacità e la loro egoistica salvaguardia di enormi interessi con le guerre e lo sfruttamento disumano”. La dirigente Chiodo ha concluso lanciando un input agli studenti: “Siate cittadini attivi. La scuola è una palestra di democrazia e di partecipazione”.