Le antiche Porte cittadine e le chiese di Rossano, racconto di Martino A. Rizzo
I viandanti che uscivano o che entravano dal paese dovevano trovare vicino alla porta cittadina un luogo sacro dove ritemprare lo spirito e, perché no, anche il fisico. In prossimità della porta dell’Acqua c’era la chiesa di San Michele Arcangelo di Condigno. All’ingresso del Portello, al Ciglio della Torre, c’era l’antica chiesa di San Sebastiano, […]
Tracce di storia su Sant’Onofrio, racconto di Martino A. Rizzo
L’Eremo di Sant’Onofrio era un fabbricato appartato e lontano dal centro abitato, dove si ritiravano coloro che intendevano dedicarsi a una vita di penitenza, di preghiera e di contemplazione. Era situato nella vastissima Difesa di Sant’Onofrio, un’immensa area situata nell’alta valle del Colognati, ai confini con Longobucco. Dopo la distruzione dell’antico monastero che lì c’era, […]
’U Cannarutu, racconto di Martino A. Rizzo
“A ru mmbriacunu ’un cercari vinu / A ru cannarutu ’un cercari pane”. All’ubriacone non chiedere vino, al ghiottone non chiedere pane. “Su porciu è cannarutu e canighjja, è inutili ca li runi a mangiar simula”. Se il maiale è ghiotto di caniglia, è inutile dargli da mangiare polenta. “U pocu è dell’angiuli, l’assaj è […]
Il sequestro di Lorenzo Martucci, racconto di Martino A. Rizzo
Venerdì 12 dicembre 1879 a Rossano, da parte di alcuni malviventi, fu sequestrato il nobile Lorenzo dei marchesi Martucci di Scarfizzi. Il brigante Palma era morto da dieci anni e si poteva tranquillamente affermare che, nel Circondario, il brigantaggio era stato ormai debellato. Ecco perché questo sequestro suscitò molti interrogativi. Chi aveva osato fare un […]
La strada Pesco-patire: un’offesa alla storia di Rossano
Come documentano le fotografie la strada Pesco-Patire versa in condizioni non semplicemente pietose, ma che mettono a rischio la pubblica incolumità. D’estate nel periodo di luglio agosto riprendono con intensità le visite dei turisti e dei rossanesi che ritornano, è una tradizione che nei fatti oggi è messa in discussione. Perché? Primo, l’abbazia resta aperta […]