La scorsa notte in contrada Foresta, nel Rossanese, sono state tagliate circa cento piante di agrumi e ulivi secolari, appartenenti a un noto imprenditore della zona. Il gesto, che segue una serie di atti simili avvenuti di recente nella stessa area, è stato scoperto stamane quando i carabinieri della stazione di Rossano sono intervenuti sul luogo per effettuare i primi rilievi e avviare le indagini. Sebbene l’esatta dinamica e le motivazioni siano ancora oggetto di verifica, l’ipotesi principale avanzata dagli inquirenti è quella di un atto intimidatorio. L’atto colpisce duramente un patrimonio agricolo di grande valore, sia economico che culturale, soprattutto in una zona come quella di Rossano, conosciuta per la qualità dei suoi agrumi e degli uliveti storici. Le coltivazioni di agrumi e ulivi rappresentano infatti una risorsa fondamentale per l’economia del territorio, oltre che un simbolo delle tradizioni locali. La distruzione di alberi secolari non solo provoca un danno economico rilevante, ma rappresenta anche una ferita simbolica per la comunità, che vede danneggiato un settore profondamente radicato nella sua identità.
Questo episodio si inserisce in un contesto di escalation che ha visto negli ultimi giorni verificarsi altri atti simili nella stessa zona, alimentando i timori che dietro questi atti vandalici possa esserci una matrice intimidatoria. Gli investigatori stanno analizzando le possibili connessioni tra i vari episodi, e non escludono che l’obiettivo possa essere quello di inviare un messaggio di pressione all’imprenditore colpito, o più in generale a chi opera in un settore fondamentale per il territorio.
Il ruolo delle forze dell’ordine e la risposta della comunità
I carabinieri della stazione di Rossano, intervenuti prontamente sul luogo, stanno coordinando le indagini e monitorando la situazione per individuare i responsabili. Allo stesso tempo, cresce la solidarietà della comunità locale, che si mostra unita nel condannare fermamente questi atti di violenza contro il patrimonio.