CROSIA. Nessuna nuova unità per l’ufficio postale di Mirto Crosia che permetta ai cittadini di fruire adeguatamente di un servizio importante per la collettività. Ma, soprattutto, nonostante le ripetute pubbliche denunce di cittadini e istituzioni, una comunità che conta più di 10mila abitanti, a cui va aggiunto tutto l’hinterland di Crosia, non può beneficiare del “lusso” di un semplice, nuovo, sportello automatico, attualmente in dotazione da 15 anni. A più riprese, con disagi enormi per via della pandemia, viene, infatti, richiamata l’attenzione di Poste Italiane per lo sportello in dotazione, ad una vasta comunità, che funziona a giorni alterni, costringendo anziani cittadini a lunghe file per far fronte a quotidiane necessità.
Da mesi dai dirigenti di Poste Italiane arrivano impegni e rassicurazioni, che mancano però di trovare concretezza per i più disparati motivi. Proprio nel mese di novembre sono stato rassicurato sul fatto che a marzo sarebbe arrivato un nuovo sportello Atm di Poste Italiane, ma ad oggi nulla.
In una terra di suo complicata come la Calabria, alle prese con problemi come sanità, infrastrutture mancanti, disoccupazione, i cittadini non meritano di dover sollecitare il consigliere regionale del loro territorio per vedersi sostituito uno sportello automatico malfunzionante da anni.
Poste Italiane non sia per il sud storia di sottosviluppo, storia che a ripercorrerla rappresenta un modo per rivivere incredibili denunce di cittadini e istituzioni per avere servizi fondamentali, storia che ricorda a tutto il Paese quanto martoriata sia la Calabria.
Davide Tavernise Capogruppo M5S – Consiglio Regionale della Calabria
comunicato stampa