Tuttavia, il destinatario del provvedimento ritiene di essere vittima di atti persecutori, sostenendo che altri operatori lavorano al di fuori delle regole senza subire controlli o sanzioni. La situazione si è rapidamente surriscaldata, con l’imprenditore che ha espresso il proprio dissenso nei confronti delle autorità presenti sul posto. La protesta ha attirato l’attenzione di passanti e curiosi, creando un clima di tensione e confusione lungo il lungomare. L’avvocato difensore Giovannni Virelli dell’imprenditore ritiene che la procedura adottata dagli uffici sia illegittima.