I FATTI La vicenda giudiziaria ruota attorno a riferite minacce e vessazioni ai danni di un uomo, che ha denunciato il tutto agli agenti del Commissariato di P.S. di Corigliano Rossano indicando quali responsabili il pluripregiudicato e la giovane donna. Nello specifico, la trentenne era accusata di aver condotto un’autovettura, a bordo della quale veniva fatta salire la vittima minacciata dal pluripregiudicato che, impossessatosi del suo telefono cellulare, dopo aver estratto dal marsupio un coltello a serramanico avrebbe chiesto la somma di euro 500,00 per la restituzione, con l’avvertimento che “se denunci questi fatti alle Forze dell’Ordine ti faccio sparire da Rossano”.
Il tentativo di estorsione non sarebbe andato a buon fine per la resistenza della vittima, che oltre a non disporre della somma di denaro ha poi denunciato l’intera vicenda.
LA DENUNCIA Nel racconto agli inquirenti, la parte offesa ha riferito di conoscere il pluripregiudicato quale soggetto violento che lo costringeva a fare da autista a lui e alla sua fidanzata, sia di giorno sia di notte, con la minaccia di picchiarlo e di incendiargli l’auto se si fosse rifiutato. In una occasione, per come denunciato, era stato pestato solo perché non aveva risposto al telefono. Schiavizzato, l’uomo aveva riferito di essere terrorizzato e, pertanto, di obbedire ad ogni richiesta del pluripregiudicato che, in una occasione, lo aveva costretto ad assistere al pestaggio di un ragazzo sospettato di essere l’amante della sua fidanzata. In più episodi, inoltre, lo avrebbe indotto sotto minaccia a consegnargli dei soldi. Per tutti questi motivi, la parte offesa aveva deciso di trasferirsi in Germania, dove aveva trovato lavoro come cuoco-pizzaiolo in un ristorante. Rientrato a Rossano per le ferie, presso l’abitazione degli anziani genitori, aveva modo, purtroppo, di incontrare il pluripregiudicato in compagnia della donna. In questa occasione, per come denunciato, si sarebbero verificati i fatti oggetto del procedimento penale.
IL PROCESSO Separate le due posizioni, si è celebrato il processo a carico della trentenne S.G. all’esito del quale il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha assolto l’imputata (Comunicato stampa).