Un’operazione su vasta scala ha portato all’arresto di nove persone coinvolte in un sistema di smaltimento illegale. Anche Cassano e Villapiana tra i comuni interessati.
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Le aree coinvolte e le modalità dell’illecito
I siti di stoccaggio abusivo sono stati individuati in diversi comuni, tra cui Cassano allo Ionio e Villapiana, in provincia di Cosenza, oltre a Ferrandina nel Materano e Pulsano nel Tarantino. La rete criminale si avvaleva di una fittizia classificazione dei rifiuti e di documentazioni false, che attestavano destinazioni inesistenti per giustificare i trasporti. L’operazione ha evidenziato come la vicinanza con la Campania, principale area di produzione dei rifiuti, e l’orografia del territorio abbiano facilitato l’illecito traffico. I rifiuti venivano sistematicamente scaricati in terreni isolati o in capannoni abbandonati, creando un grave rischio ambientale e sanitario.
Le accuse e le misure adottate
Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere, traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti e impedimento al controllo ambientale. I Carabinieri del Gruppo per la Tutela dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di Napoli, con il supporto dei comandi provinciali competenti, hanno eseguito le misure cautelari nei confronti dei responsabili. L’indagine rappresenta un duro colpo alla criminalità ambientale e mette in evidenza la necessità di un rafforzamento dei controlli per contrastare il fenomeno dello smaltimento illecito, che continua a rappresentare una delle più gravi emergenze ambientali nel Paese.
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