I fatti raccontano che nella tarda serata di ieri in Contrada Boscarello di Corigliano le pattuglie dei Carabinieri venivano allertate dalla locale centrale operativa per una lite furiosa fra connazionali in alcune baracche di fortuna che insistono in quella zona e dove vivono persone dell’est europeo. Arrivati sul posto i militari della Sezione Radiomobile di Corigliano appuravano che la lite si era conclusa nel peggiore dei modi: uno dei litiganti era steso a terra esanime e con una pozza di sangue vicino alla testa. Intervenivano in loco anche i militari della Stazione di Corigliano Scalo unitamente agli addetti ai rilievi della Sezione Operativa della Compagnia ausonica, i primi per cinturare la zona e per cercare il responsabile, nonché eventuali testimoni che avessero assistito all’omicidio, i secondi per effettuare un accurato sopralluogo sulla scena criminis. Proprio durante le ricerche del reo nella zona di vegetazione intorno alle baracche, i militari si accorgevano della presenza di un uomo che si nascondeva dietro dei cespugli, il quale, una volta scoperto, scoppiava in un pianto liberatorio, ammettendo le proprie responsabilità sull’omicidio. Il soggetto, successivamente identificato in P.M.I., 33enne romeno con precedenti per reati contro il patrimonio, veniva immediatamente accompagnato in caserma, mentre veniva reperito dai Carabinieri un testimone oculare, anch’egli romeno, che aveva assistito a tutta la lite e al suo tragico epilogo. Veniva, quindi, escusso a sommarie informazioni testimoniali, che delineavano un quadro chiaro ed univoco, corrispondente alla ricostruzione dei fatti nel frattempo formulata dai militari addetti ai rilievi. La lite scoppiata fra i due connazionali per futili motivi era degenerata e la vittima aveva battuto la fronte contro un oggetto contundente, finendo poi esanime a terra.
Il 33enne romeno veniva, quindi, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari coordinata dal Dott. Eugenio Facciolla, sottoposto dai militari a fermo di indiziato di delitto per il reato di omicidio preterintenzionale e tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’A.G.
La salma, invece, dopo l’ispezione cadaverica veniva portata presso l’obitorio di Corigliano, in attesa dell’esame autoptico che verrà disposto dalla Procura.
(comunicato stampa)