L’amministrazione Stasi ormai è “aru fum ira cannila”, per utilizzare un antico broccardo coriglianese, e sta evitando qualsiasi contatto con i cittadini, al fine di evitare critiche, isolandosi solo tra i propri sodali. Il Sindaco di terra e popolo non il Sindaco di 80.000 abitanti.
Di cosa ci meravigliamo se il Presidente del Consiglio Comunale si permette il lusso di offendere consiglieri di opposizione solo per aver commesso il reato di lesa maestà e dicono di appartenere alla sinistra democratica e riformista o alla destra liberale. Sembrano più che altro fans sfegatati degli antichi governi russi.
L’impostazione della Città di Corigliano-Rossano, prevista all’interno dello Statuto Comunale, ricorda effettivamente la Russia democratica degli anni 80, nella quale tutti i cittadini erano ovviamente liberi di muoversi fino al confine del muro di Berlino. Le opposizioni erano ammesse, per carità, all’interno delle prigioni siberiane.
Nella creazione della nuova Città con impronta Stasi i municipi sono una concessione dei consiglieri di maggioranza e l’elezione democratica una eresia da non menzionare minimamente. Tutto deve essere strumentale ad esaltare la figura del leader maximum, Flavio Stasi, e come nei migliori regimi democratici si delegittima il voto popolare per evitare che i cittadini possano esprimersi, direttamente o meno, contro l’Amministrazione Comunale.
Non volevo questa Fusione ma ancora meno voglio che 16 persone, che hanno dimostrato di non essere in grado di amministrare questa Città, si arroghino il diritto di scegliere i miei rappresentati territoriali più prossimi, cioè i consiglieri municipali.
Vogliamo votare e vogliamo farlo nel più breve tempo possibile, avete creato troppi danni a questa Città (Comunicato stampa).
Luciano Tramonti – Movimento del territorio con Pasqualina Straface