Trapiantato costretto a sette mesi d’attesa

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Che la sanità nella piana di Sibari sia sempre più in crisi creando gravi difficoltà e disagi ai pazienti è abbastanza notorio, ma ci si augura sempre che i problemi, perlomeno si fermino, e non aumentino quotidianamente.
Torniamo su questo triste e per certi amaro problema, in quanto in questi giorni siamo stati contattati da uno dei tanti trapiantati di rene che vivono in questo territorio, il quale ci ha voluto raccontare quali disagi, lui e tutti gli altri nelle sue stesse condizioni (è sono tanti), sono costretti a subire da qualche mese a questa parte per poter effettuare i controlli periodici legati alla loro condizione fisica.
“Da gennaio di quest’anno – ci racconta I.E. trapiantato di rene coriglianese – io insieme a tutti coloro che vivono la mia condizione di trapiantato siamo costretti a fare i conti con problemi di non poco conto.
A causa della patologia di cui soffriamo almeno ogni tre mesi – ci dice il nostro interlocutore – siamo costretti ad effettuare un controllo ambulatoriale per monitorare la nostra malattia.
Fino a dicembre scorso questi controlli li facevamo presso l’apposito ambulatorio per i pazienti portatori di trapianto di rene che si trova nel reparto di nefrologia dell’ospedale Giannettasio di Rossano.
Da gennaio però – afferma I.E. – ciò non è più possibile perché il medico impiegato a detti controlli per motivi suoi personali non svolge questo lavoro.
Venendo meno questo medico, mi è stato riferito, che il primario di nefrologia non è in grado di sostituirlo e pertanto i controlli o li dobbiamo fare da qualche altra parte, oppure, come è capitato al sottoscritto, si deve aspettare diversi mesi per poter effettuare detti controlli.
Pensate che qualche giorno fa ho prenotato la visita e per poterla effettuare ci vorrà la fine di ottobre. Tutto ciò è plausibile per un malato che versa nelle mie condizioni ? Malati che, è giusto rimarcarlo, necessitano di controlli periodici a medio termine perché la patologia è di una certa gravità.
Cioè chiedo a coloro che dirigono e organizzano i servizi sanitari: un trapiantato di rene può aspettare sette mesi per un controllo ?”.
Di tutto ciò I.E. ha informato la direzione generale dell’Asp di Cosenza: “Lo scorso mese di aprile mi sono recato presso gli uffici Asp di Rossano ed al responsabile dei servizi ambulatoriali ho esposto la situazione, costui mi riferiva di non esserne a conoscenza prima di allora, e che comunque si sarebbe attivato per trovare una soluzione a questa incresciosa situazione.
Di fatto però – afferma ancora il nostro interlocutore – non è accaduto nulla, tutto è rimasto come prima. Da qui la necessità di rivolgere un pubblico appello, anche a nome di tutti gli altri trapiantati della zona al Direttore Sanitario dell’Azienda, Francesco Giudiceandrea, affinché prenda a cuore il problema e faccia qualcosa nel breve periodo”. Insomma la sanità pubblica continua a sprofondare.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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