Musi lunghi tra i passeggeri alla stazione ferroviaria di Rossano. Il tutto è da attribuire al treno 562/563 proveniente Reggio Calabria (partenza 11,55) diretto a Taranto (arrivo 19,07) che porta un ritardo di 215 minuti per un intervento tecnico al locomotore. Per tutta la serata di ieri si è tentato di capire la ragione del guasto. Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’azienda al fine di ripristinare il servizio. Da tempo si parla di un rinnovo dei convogli ma al momento si continua con le vecchie carrozze, in particolare sulla tratta Crotone -Sibari. Da qualche giorno infatti lunga la linea Catanzaro- Reggio sono stati liberati i convogli “swing”, ma solo nelle zone a Sud. Nella Sibaritide, invece si continua a viaggiare vecchio stile.
Non è la prima volta tra l’altro che il treno 562/563 (intercity) ha problemi al locomotore. E nonostante tutto il disagio di ripete. Il malcontento tra i passeggeri non si conteneva, quasi sull’orlo di una crisi di nervi. Oltre 3,30 ore di ritardo rappresentano un qualcosa di insopportabile. Per di più, dopo la soppressione della stazione di Rossano, della biglietteria e la mancata presenza di personale di Trenitalia, quando si scende a Rossano sembra di vivere in un’isola deserta. Non un punto di ristoro, non un ufficio informazioni, non un interlocutore a cui chiedere qualcosa. Roba da terzo mondo. Un tempo vi era la postazione dei vigili urbani successivamente soppressa. Chi scende presso la stazione di Rossano incontra il vuoto. E’ davvero mortificante per una città che ospita un patrimonio riconosciuto dall’Unesco (Codex) mantenere un approdo trasportistico in queste condizioni.
(fonte la provincia di Cosenza)
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