TREBISACCE La “bretella” destinata a collegare il nuovo Lungomare con la strada parallela, non è una trovata estemporanea e improvvisata ma è prevista nel progetto esecutivo e non ha lo scopo di impedire l’usura della pavimentazione della piazza, ma rappresentare un’opportunità in più per rendere, in caso di necessità, più agevole la circolazione e permettere ai cittadini di poter usufruire di spazi liberi. E’ quanto sostiene l’amministrazione comunale rispondendo al Movimento Civico “Trebisacce Ideale” che ha contestato l’utilità della stessa bretella e addebitato agli amministratori in carica la colpa di “distruggere il territorio senza coinvolgere i cittadini in scelte così importanti”.
Questa la risposta nel merito. Poi, siccome siamo a pochi mesi dalla tornata elettorale, sia da una parte che dall’altra, si approfitta per screditarsi a vicenda.
E così attraverso una lunga nota-stampa l’esecutivo in carica parla di «esternazioni da parte di un fantomatico movimento civico nato nel corso di una serata, guarda caso a ridosso delle Amministrative, movimenti che nascono e muoiono, cambiano nome ma hanno sempre gli stessi protagonisti…che si servono della bretella per giustificare il proprio malcontento, arbitrariamente esteso a tutti i cittadini. Fatto sta – si legge ancora che il qualunquismo stenta a svanire e tutti parlano di tutto, senza cognizione di causa».
Dalla bretella all’imminente campagna elettorale gli attuali inquilini del palazzo ricordano che per essere “chiamati” ad amministrare, bisogna prima candidarsi e sperare di essere eletti. «Quanto poi alla presunta “incapacità” di gestire la cosa pubblica e alla paventata “demolizione del territorio”, – si legge ancora – spiace constatare che, ancora una volta, si ricorre a slogan, a frasi fatte e a luoghi comuni ripetitivi e consumati dal tempo e che appartengono ad un modo superficiale di muovere critiche verso gli altri, ben sapendo che da certi personaggi non abbiamo nulla da imparare». Del resto, secondo quanto si legge nella suddetta nota, verrebbero elaborate teorie fantasiose e disegnati scenari (sparizione di parcheggi e verde, danni alle attività commerciali) che sarebbe il frutto di qualche film di fantascienza, anche perché non sarebbe stato acquisito alcun elemento tecnico-progettuale.
«Le polemiche di bassa lega, – si legge ancora nella nota – sollevate a ridosso delle prossime elezioni, non sono certamente generate dai cittadini, dei quali impropriamente ed abusivamente vogliono ergersi a paladini e portavoce. Strano a dirsi, ma constatiamo che, a non essere contento del Lungomare, rimane il solito manipolo di persone che pretestuosamente utilizzano gli argomenti più disparati per diffondere bugie, avversioni personali, livore e frustrazioni per desideri e sogni che, forse, non si realizzeranno mai, rimanendo così imprigionati solo nella loro mente. Se poi – conclude la nota con lo sguardo rivolto al recente passato – si considera che le “prediche” non vengono da pulpiti eccelsi, è legittimo essere preoccupati…».