Trebisacce. E’ possibile che il prossimo consiglio comunale convocato dal presidente Salvatore Carlomagno in 1^ convocazione per venerdì 3 e in 2^ convocazione per martedì 7 novembre possa votare la mozione, sfiduciare così il sindaco Alex Aurelio e aprire la strada al commissariamento del Comune ma, qualora venissero confermate queste due date, lo farebbe in assenza dello stesso Sindaco.
Non è stata infatti accolta la richiesta del primo cittadino che, secondo quanto riferisce una lunga nota dell’ufficio-stampa, aveva chiesto di posticipare la convocazione del civico consesso con all’o.d.g. la discussione e la votazione della mozione di sfiducia al Sindaco “impossibilitato ad essere fisicamente presente a Trebisacce fino a lunedì 13 novembre prossimo a causa di impegni urgenti e indifferibili di carattere personale assunti in precedenza”. Segno evidente, a questo punto, che il rapporto personale e politico tra il primo cittadino e gli 8 consiglieri “ribelli”, tra cui lo stesso presidente del consiglio comunale che avrebbero deciso di sfiduciare il Sindaco, è fortemente compromesso ed è arrivato ormai ad un punto di non ritorno. Dove sta allora, secondo quanto si lamenta da parte del Sindaco nella suddetta nota, l’enfatizzata collegialità all’interno dell’esecutivo se poi viene impedito al Sindaco di confrontarsi e argomentare le proprie ragioni all’interno della massima espressione della volontà popolare che il consiglio comunale? “Ciò nonostante, – si legge testualmente nella nota condivisa dai consiglieri e dai delegati fedeli al Sindaco – così come stiamo facendo per tutte le iniziative e le dichiarazioni che si stanno curiosamente susseguendo sin dall’avvio di questo importante momento di dibattito interno alla coalizione di Maggioranza votata dai trebisaccesi, continuiamo a prenderne atto con la stessa correttezza istituzionale con la quale continueremo a confrontarci con la cittadinanza”. È quanto hanno dichiarano gli Assessori Nicoletta Tufaro, Tania Roseti, Stefania Principe e Leonardo Petrone insieme al consigliere comunale Pietro Filazzola ed al Delegato esterno Leonardo La Polla dopo aver appreso dell’avvenuta convocazione del consiglio comunale a cui non potrà partecipare il Sindaco Aurelio. La qual cosa, ad onor del vero, non sarebbe un dettaglio secondario. “Purtroppo – proseguono gli stessi consiglieri e delegati – non si è ritenuto normale consentire al Sindaco di essere presente per partecipare e, quale destinatario principale della mozione di sfiducia, di poter contribuire, rispondendo agli interventi ed alle autorevolissime questioni poste dai firmatari della mozione, a quella elementare dialettica ed a quell’essenziale pluralismo di idee, di opinioni, di posizioni diverse e distinte sempre perseguite dall’Amministrazione Comunale e che, non fosse altro che per sola coerenza, avrebbe dovuto ispirare e guidare i convinti promotori di un nuovo periodo di commissariamento dell’ente i quali – concludono Tufaro, Roseti, Principe, Petrone, Filazzola e La Polla – al faccia a faccia preferiranno ancora una volta guardarsi allo specchio”.
Pino La Rocca