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Trebisacce. Furti, saccheggi e persino rapine: il bilancio delle festività appena trascorse

TREBISACCE. Furti nelle abitazioni private, saccheggi nelle zone rurali e addirittura furti e rapine a mano armata negli esercizi commerciali: questo hanno portato in dono i ladri e i malviventi a Trebisacce e nei paesi limitrofi nel corso del periodo coinciso con le festività natalizie e gli inizi del nuovo anno.

Certo, per fortuna e grazie all’intenso lavoro di controllo del territorio messo in campo dalle Forze dell’Ordine, non siamo nella condizione grave in cui si dibattono i centri e soprattutto le periferie urbane delle grandi città sovente vittime di una delinquenza che tra l’altro arruola sempre più ragazzi di giovane età, ma è forse arrivato il momento di alzare la guardia e accrescere l’attenzione verso un fenomeno che rischia di ridurre anche nei nostri paesi la percezione di sicurezza da parte dei cittadini.

In coincidenza con le festività di Natale e i giorni iniziali del nuovo anno, nonostante il lodevole incremento dei controlli e dell’intenso pattugliamento del territorio disposto dalle Forze dell’Ordine che comunque sono costretti a fare i conti con organici sempre più sottodimensionati (con il nuovo anno pare sia previsto un potenziamento di organico della locale Stazione dei Carabinieri), si è infatti intensificato sul territorio comunale, ma anche nei paesi del circondario su cui operano gli stessi presidi di sicurezza, il fenomeno dei furti nelle abitazioni e, in qualche caso, dei furti e delle rapine, anche a mano armata, ai danni di esercizi commerciali che risultano sempre più esposti alla crescente micro-criminalità.

Non parliamo più dei furti di attrezzature che continuano a verificarsi nelle contrade rurali tanto da costringere i contadini a svuotare i casolari e a portarsi a casa finanche la zappa ma, a sentire le notizie che circolano in giro, soprattutto nelle ore serali e notturne in cui il buio diventa comodo alleato dei ladri, i furti sono aumentati anche nelle case private del centro abitato del Paese e della Marina, al punto da non fare più notizia.

Nella fisiologica distrazione provocata dalle festività sono infatti passati sotto silenzio due episodi delinquenziali, uno più grave dell’altro, che hanno interessato due esercizi commerciali della città e che dimostrano quanto il fenomeno stia crescendo e degradando: un tentativo di furto di super-alcolici in un Supermercato di Trebisacce sventato grazie al tempestivo e coraggioso comportamento di due poliziotti della Stradale (l’Ispettore Carmine Nadile e l’Agente Giuseppe Ramundo) che erano in borghese e intenti a fare la spesa e che si sono lanciati all’inseguimento bloccando il giovane ladro e, qualche giorno prima, addirittura una rapina con volto coperto e mano armata di un grosso coltello puntato alla gola del contitolare di un Supermercato del Paese che, dopo una giornata di duro lavoro, si accingeva alla chiusura serale del proprio esercizio commerciale.

Circa 1.000 euro il bottino consegnato sotto reiterata minaccia nelle mani dell’autore della violenza perpetrata con l’ausilio del buio, ma tanta paura e tanto sgomento per l’ignara vittima dell’agguato che ha avuto il coraggio e la freddezza di non reagire, ma che potrebbe essere stato segnato nel profondo dell’animo e portare a lungo i segni di sofferenza provocati dalla violenza dell’atto criminoso.

Da qui, dunque, la necessità di correre ai ripari, di esporsi il meno possibile al rischio, di dotarsi e di potenziare, come esercenti commerciali privati e come pubblica amministrazione, impianti e attrezzature tecnologiche adeguate e in grado di aumentare la deterrenza e di scoraggiare l’intensificarsi di questi fenomeni.

Pino La Rocca

 

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