Trebisacce. Nuova rete ospedaliera, il destino del Chidichimo 3

TREBISACCE Ridisegnata (sempre sulla carta!) la nuova rete ospedaliera in Calabria. Previsti ben 1.300 posti-letto in più. «Passo importante per ricostruire il sistema dalle fondamenta. Ci siamo posti due obiettivi: la ricognizione del debito sanitario e la riorganizzazione della rete ospedaliera e li abbiamo realizzati.

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Ora dobbiamo riorganizzare il sistema in maniera tale da renderlo più efficiente e rendere meno drammatico il tema della carenza di personale». Così si è espresso in proposito il Presidente della Regione e Commissario per la Sanità Roberto Occhiuto. L’obiettivo della struttura commissariale guidata appunto dal Presidente Occhiuto è quello di portare i posti letto dagli attuali 5.821 ai futuri 7.145 ampliando così l’offerta sanitaria, riducendo il saldo della mobilità passiva e allineandola agli standard nazionali. In questo contesto però, il “Chidichimo”, che era inserito nella rete ospedaliera regionale già dal 2016 non sarà più tra gli Ospedali cosiddetti “generali” come previsto finora ma sarà “Ospedale di zona disagiata”. In realtà la nuova rete ospedaliera, secondo quanto si legge nel Decreto, prevede 3 Ospedli-Hub-Dea di secondo livello, 8 Ospedali-Spoke-Dea di primo livello, 5 Ospedali generalisti con Pronto Soccorso e 6 Ospedali di zona disagiata. Nel dettaglio Hub-Dea di secondo livello sono la “Dulbecco” di Catanzaro, l’Annunziata di Cosenza e Gom di Reggio Calabria. Gli Spoke-Dea di primo livello sono Castrovillari, Rossano-Corigliano, Cetraro-Paola, Crotone, Lamezia Terme, Vibo Valentia, Polistena e Locri. Ospedali generalisti con Pronto Soccorso sono Praia a Mare, Soverato, Tropea, Gioia Tauro e Melito Porto Salvo. Ospedali di Zona disagiata (Pszd) sono Trebisacce, Cariati, San Giovanni in Fiore, Acri, Soveria Mannelli e Serra San Bruno. Ora, chiaramente, bisognerà esaminare bene la situazione e capire cosa c’è in realtà tra i numeri e tra le righe della comunicazione, ma che significa, – ci si chiede – “con Pronto Soccorso” per gli Ospedali identificati come generalisti e magari senza Pronto Soccorso per gli Ospedali cosiddetti “di zona disagiata” come Trebisacce, Cariati, San Giovanni in Fiore, Acri, Soveria Mannelli e Serra San Bruno? Perchè l’Ospedale di Praia a Mare, che finora, tra ricorsi e sentenze, ha vissuto una vita parallela con l’Ospedale di Trebisacce è stato inserito tra gli Ospedali Generali mentre il “Chidichimo” è stato retrocesso a Ospedale di zona disagaita? Che senso avrebbe – ci si chiede ancora – un Ospedale senza Pronto Soccorso? E’ forse questo il motivo per cui non è mai stata attivata la Medicina Generale che si poteva aprire con il solo invio di un paio di medici? E’ forse questo il motivo per cui pur essendo stato già da anni redatto, approvato e finanziato (2milioni e 600mila euro) il progetto per il ripristino delle Sale Operatorie, i relativi lavori non sono mai iniziati? Qual’è la spiegazione per cui il “Chidichimo” è stato retrocesso a “Ospedale di zona disagiata?”. Domande e interrogativi legittimi che, lungi dal fomentare initili polveroni aspettano una risposta urgente e chiarificatrice e che continuano a preoccupare ed inquietare le popolazioni dell’Alto Jonio che ormai da anni aspettano che prima o poi si passi dalla decretazione sulla carta ai fatti concreti.

Pino La Rocca

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