TREBISACCE. Là dove c’era l’erba… oggi ci sono i fiori: ciclamini, zinnie e fiori di piante grasse che hanno preso il posto delle erbacce ed hanno cambiato l’aspetto sporco e trasandato di Salita Podgora (nella foto), la scalinata in pietra naturale attraverso la quale si accede, a piedi, al borgo antico. Ma i fiori, com’è ovvio, non ci sono nati da soli, come nascono i funghi in autunno, ma sono il frutto di un lavoro di squadra, generoso e spontaneo, promosso dall’amministrazione comunale in carica la quale, scegliendo lo slogan “Rimbocchiamoci le maniche”, ha promosso due giornate ecologiche “volte a contrastare l’inquinamento cittadino ed a contribuire a fare di Trebisacce una cittadina più pulita, ordinata e sostenibile”.
La lodevole iniziativa intrapresa dagli Amministratori Comunali si spera possa servire da monito e da lezione per tantissimi pseudo-cittadini, per fortuna pochi, che continuano imperterriti a sciupare l’immagine della città rifiutandosi di fare la raccolta differenziata e smaltendo i rifiuti dappertutto. Basta infatti farsi un giro per le contrade periferiche della città, laddove in particolare ci sono distese di pinete, per imbattersi in disgustosi depositi di rifiuti di ogni genere che deturpano e abbruttiscono la natura. E anche quelli, non piovono certo dal cielo ma sono il risultato delle condotte disdicevoli dei soliti maleducati che rappresentano una vergogna per una cittadina evoluta e moderna come Trebisacce.
Pino La Rocca