Nella missiva, di seguito riportata integralmente, il primo cittadino di Trebisacce, ricordando la grottesca vicenda che vede l’Ospedale G. Chidichiamo ancora lontano dal raggiungere la piena funzionalità, ha messo in evidenza la necessità di “rivendicare con forza il riconoscimento dei diritti, in particolare di quello alla salute, ma soprattutto il rispetto dei cittadini”.
Al fine di discutere in merito alle iniziative comuni da intraprendere, il Sindaco di Trebisacce ha chiesto ai colleghi un incontro, che avrà luogo martedì 23 luglio a Trebisacce.
È tempo che il territorio faccia sentire, compatto e unito, con una sola voce, il proprio grido di protesta per una situazione non più tollerabile.
“Cari colleghi,
pur comprendendo le esigenze legate alle problematiche quotidiane dei Vostri comuni, ho ritenuto doveroso ed opportuno inviarVi la presente per evidenziare con priorità il problema sanitario, in particolare ospedaliero, dell’intera fascia ionica e del Pollino.
Tutti conoscete la storia del nosocomio di Trebisacce e tutti certamente sapete che ad oggi, nonostante l’esistenza di un decreto del commissario ad acta e di una sentenza del Consiglio di Stato che ordinano la riapertura dell’ospedale in tutti i suoi reparti, risulta nei fatti preclusa anche la parziale conversione della lungodegenza, peraltro già dotata di personale e di un medico dirigente II livello, in divisione di medicina.
Ancora più grave la questione del ripristino delle sale operatorie, per le quali non si è ancora proceduto all’indizione della gara, nonostante lo stanziamento di 7 milioni da parte della Giunta regionale (delibera n° 81 del 5.4.2019) e nonostante la disponibilità accordata dal commissario Cotticelli e dal D.G. del dipartimento salute alla presenza del delegato alla sanità della Regione.
A tutto ciò si aggiunge il problema della carenza, nei servizi e nelle unità operative, di personale medico specialistico ambulatoriale che rende ancora più drammatica la realtà sanitaria di Trebisacce, della sibaritide e dell’intera Calabria.
In questi anni, anche grazie al vostro ausilio e al vostro sostegno, abbiamo cercato con ogni mezzo di rivendicare l’apertura dell’ospedale.
Ma qualcuno ha pensato ancora di prenderci in giro.
Credo sia arrivato il momento di dire BASTA!
Per quanto forti e legittime fossero le attese, tanto forti e reali sono state le delusioni alimentate quotidianamente da un governo e da un ministro che stanno giocando sulla pelle e sulla salute dei Calabresi.
Con la riconferma del commissario ad acta in Calabria e con il famigerato decreto Calabria, non solo hanno reso più difficile risolvere i problemi, ma hanno addirittura ingessato il settore, anche con il blocco delle assunzioni, tentando – vanamente – di gestire la sanità calabrese direttamente da Roma.
In tale contesto e quadro desolante, caratterizzato dalle continue manifestazioni di insofferenza e di insoddisfazione da parte dei cittadini che a volte non riescono ad avere cure neanche per le patologie più elementari o restano vittime di lunghe attese nei pronto soccorso degli ospedali spoke a causa della difficoltà degli altri ospedali di ricevere ricoveri, sento il dovere di avviare ancora con più forza questa battaglia, che non riguarda solo Trebisacce ma l’intera sibaritide, il Pollino e l’Alto Ionio.
È giunto il momento di rivendicare con forza il riconoscimento dei diritti, in particolare di quello alla salute, ma soprattutto il rispetto dei cittadini.
Per tale ragione e mosso da questo intento, per la cui realizzazione è fondamentale il vostro supporto, vi invito martedì 23 luglio alle ore 11,00 Presso Municipio di Trebisacce per confrontarci sui problemi esposti, ma soprattutto per decidere tutti insieme quali iniziative adottare.
Vi ringrazio sin da ora per la partecipazione e Vi saluto cordialmente”.
(comunicato stampa)