TREBISACCE Amministrative di primavera: appena aperte le danze con l’ufficializzazione della prima candidata a sindaco, la dr.ssa Loredana Latronico alla guida del Movimento Civico “Trebisacce Ideale” è già polemica. Due componenti autorevoli del Movimento, Remo Spatola e Michele Tucci, organici a “Trebisacce Ideale” insieme al gruppo di riferimento attraverso un’articolata nota-stampa hanno duramente contestato e preso le distanze dalla designazione della Latronico che, secondo loro «è il frutto di un percorso autoreferenziale e nominalistico che tradisce il rispetto degli altri gruppi presenti all’interno del Movimento che – si legge testualmente – non hanno assolutamente condiviso questa candidatura». Secondo Spatola e Tucci il tutto si sarebbe consumato «nel corso di una fantomatica riunione, solitaria, organizzata proditoriamente in spregio delle più elementari regole della democrazia… che devono necessariamente coinvolgere tutti i sostenitori del progetto». Sempre secondo i due ex amministratori (il primo già vicesindaco e il secondo Assessore alla Pesca) i sostenitori della dr.ssa Latronico hanno voluto far credere che vi fosse la condivisione di tutti i soggetti che in questi mesi hanno lavorato, insieme, per costruire una proposta politica alternativa. Dicendo questo i Spatola e Tucci non esitano ad usare termini forti come «sfrontatezza…unta dal Signore che avrebbe saputo imporre, contro il volere dei tanti, la propria visione solitaria per appagare i propri istinti, cose che – commentano – contrastano con la nostra visione della democrazia partecipata che confligge con una visione autoritaria che mortifica il principio del rispetto di tutti e, – continuano i due rimproverando alla Latronico gli stessi difetti che vengono attribuiti al sindaco in carica – comunque non ci intimidisce rispetto alla nostra volontà di continuare ad impegnarci per le cose in cui abbiamo sempre creduto… senza escludere nessuno…». Dopo aver ricordato alla signora Latronico che la solitudine politica non porta da nessuna parte, si dicono impegnati per la costruzione di una proposta politica condivisa che miri al ripristino delle regole democratiche, per rilanciare la speranza di una Comunità non più lacerata da odio e pretese egemoniche, ma una Comunità libera nella quale tutti hanno il diritto di partecipare attivamente alla vita politica. «Questa la nostra visione della politica che vuole includere tutti e – aggiungono i due con vena polemica soprattutto nei confronti del PD – ripristinare il ruolo dei partiti che devono assumere la responsabilità di stimolare la partecipazione e non arroccarsi in posizioni di comodo per assecondare chi vorrebbe l’isolamento del PD per dettare le proprie visioni isolazionistiche che finirebbero per far diventare il PD come il partito dell’uomo solo al comando. Ripristiniamo dunque il dibattito – è l’invito finale di Spatola e Tucci che auspicano un ripensamento e la riapertura del dialogo – senza alzare muri o steccati e riallacciamo i rapporti con la società civile, che rappresenta il vero motore per rilanciare le speranze delle nuove generazioni».