Tribunale Castrovillari. Misure anti-covid e accessi, Organismo Congressuale Forense: Avvocati discriminati

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Il Tribunale di Castrovillari

Castrovillari – Misure anti-covid e accesso agli Uffici Giudiziari, l’Organismo Congressuale Forense denuncia la situazione presso il Tribunale di Castrovillari dove si configurano discriminazioni ai danni degli avvocati.

Il Coordinatore avv. Giovanni Malinconico descrive tutto in una missiva inviata al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, al Capo Dip. Organizzazione giudiziaria Barbara Fabbrini e, per conoscenza al Presidente del Tribunale di Castrovillari Natina Pratticò e al Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari Roberto Laghi:

«Scrivo in relazione alla situazione logistica degli Uffici Giudiziari Italiani ed alle pesanti difficoltà di praticabilità ed accesso già in passato evidenziate, per segnalare che l’emergenza connessa con l’epidemia di CoVid-19 in atto sta creando situazioni di ostacolo all’accesso degli Avvocati alle sedi giudiziarie e grave rischio per la loro salute e incolumità.
In buona sostanza, era stato segnalato già allo scrivente Organismo che in alcune sedi giudiziarie, la disciplina degli accessi per fronteggiare l’emergenza sanitaria, era stata posta in modo da discriminare gli Avvocati, che pure hanno necessità quotidiane di frequentazione degli uffici per far fronte alle esigenze difensive dei loro assistiti.

La situazione sta trovando conferma in quanto sta ulteriormente avvenendo.

A riguardo si segnala che nel Tribunale di Castrovillari l’ingresso è stato regolato con un doppio ingresso, di cui uno destinato a “Magistrati e dipendenti”, riservato, a scorrimento veloce, senza contiguità con l’utenza indeterminata, senza code e senza occasione di contatto e contagio; e l’altro genericamente destinato ad “Avvocati e utenti”.

L’Organismo Congressuale Forense ritiene la scelta organizzativa operata dal capo di quell’Ufficio giudiziario inaccettabile, in quanto, oltre ad equiparare gli Avvocati alla normale utenza, li sottopone a lunghe ed estenuanti attese e code, con le relative conseguenze in termini di ritardo nell’accesso alle aule giudiziarie – incompatibili con la necessità di attendere con puntualità ai quotidiani impegni – e i relativi maggiori rischi di contagio.

Tale provvedimento rappresenta una gravissima lesione della dignità del Foro di Castrovillari e incide in modo inammissibile con il rilievo costituzionale della funzione che l’Avvocatura svolge per la tutela dei diritti, quale componente imprescindibile della nostra Giurisdizione.

Per quanto sopra, si chiede che le Autorità in indirizzo, oltre a disporre un intervento immediato per porre rimedio alla situazione verificatasi presso il Palazzo di Giustizia di Castrovillari ed impedirne il protrarsi (trattandosi di scelta che attiene all’organizzazione della logistica), avviino una più ampia ricognizione della disciplina degli ingressi in atto presso gli Uffici Giudiziari Italiani, al fine di impedire siffatte prassi discriminatorie».

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