TROPEA L’esperienza Tropea continua ad essere destinataria di attenzione e di attrazione internazionali. Conosciutissima e ricercata ormai su mercati diversi, in particolare in Oriente, le potenzialità e la complessiva proposta turistico-culturale-
A darne notizia con soddisfazione è il Primo Cittadino Giovanni Macrì che accogliendo l’invito formale destinato al Comune ha ricevuto ufficialmente nel prestigioso Antico Sedile dei Nobili, Elena Majun, presidente dell’associazione internazionale culturale e del turismo, in rappresentanza delle istituzioni della Provincia dello Sichun, nella parte sud occidentale della Cina, la terza più popolata di quel Paese con un’estensione di 485.000 chilometri quadrati, 53 etnie ed una popolazione di 90 milioni di abitanti e della Città prefettura e capoluogo di Nanchino (Nancong), da millenni una delle più importanti città cinesi, molto rilevante nel contesto della storia e della cultura nazionale, già capitale, secondo polo commerciale della Cina orientale dopo Shanghai e classificata seconda tra le città con il maggior sviluppo sostenibile; e l’avvocato Xu Zhongliang, in rappresentanza del famoso Studio Legale Internazionale YingKe, fondato nel 2001 con sede a Pechino, con 97 filiali nazionali e 83 studi legali membri nei principali centri finanziari, commerciali e normativi in Asia, Europa, Sud America e Nord America, considerato il più grande studio legale a investimento diretto in Asia Pacifico, con più di 12.000 avvocati e professionisti; insieme alla dottoressa Francesca Galea ed agli imprenditori Federico Biancospino e Gaspare Voce.
Il target di potenziali visitatori sui quali ci siamo confrontati – precisa il Primo Cittadino, sottolineando la costante necessità di preferire a tutti i livelli istituzionali un dialogo che sia competente e non improvvisato in tema di politiche per i turismi e di marketing territoriale – non è stato quello generale ed astratto dell’esponenziale mercato turistico cinese, ma quello del turismo interno, ovvero dei 500 mila viaggiatori cinesi già presenti in Italia e che – è stato condiviso nel corso del proficuo faccia a faccia – potrebbero essere molto attratti dalla destinazione Tropea e dalla Calabria in tutti i mesi dell’anno.
L’attenzione della Cina a Tropea si inserisce, del resto, nel quadro di una rinnovata intesa tra l’Italia e la Repubblica Popolare e che vede il 2023 avviatosi con la notizia della riapertura dei confini cinesi ai viaggi internazionali. Nei primi due mesi dell’anno i visti per turismo rilasciati dall’Italia a cittadini cinesi hanno raggiunto il 30% rispetto ai livelli del 2019 e dal 15 marzo l’Italia è entrata a far parte della lista di destinazioni autorizzate anche per i gruppi. L’obiettivo recentemente ribadito dall’Agenzia Nazionale per il Turismo (ENIT) è quello raggiungere e superare entro il 2024 i livelli del 2019, anno dei record per il turismo cinese outbound, quando l’Italia era prima destinazione in Europa con oltre 3 milioni di arrivi e 5,4 milioni di presenze. Un’attenzione crescente che fa seguito all’incontro, lo scorso novembre 2022, tra il Presidente cinese Xi Jinping e il presidente del consiglio Meloni ai margini del vertice G20 di Bali nel quale i due leader hanno espresso il desiderio di rafforzare dialogo e contatti, migliorare la comprensione reciproca e continuare a promuovere la cooperazione bilaterale a livello economico-commerciale, culturale e in altri settori.
Stando ai dati elaborati e diffusi da Intarget, società fondata a Pisa nel 2001, che affianca aziende e brand per la pianificazione dei viaggi, costruendo per le imprese le strategie più opportune, da metà gennaio 2023 i viaggi dei cinesi oltre i propri confini nazionali e per la maggior parte rivolti al Sud Est asiatico sono tornati al 62 per cento dei livelli pre-pandemia, con circa 250 mila cinesi al giorno che fanno 7,5 milioni di viaggiatori al mese. Si ricomincia a programmare grazie a una domanda repressa e a oltre 17.000 miliardi di dollari in contanti.
Secondo l’Amministrazione nazionale dell’immigrazione, il numero di cinesi che viaggiano all’estero è aumentato del 117,8 per cento. Si stima per tutto il 2023 un aumento di 110 mila viaggi aerei dalla Cina verso l’estero, mentre per il 2024 è previsto in 180 milioni il numero di viaggi fuori dai confini cinesi.
Con una novità rispetto sia al periodo pre-covid (il viaggio, per il turista cinese, inizia adesso al proprio telefono: si lascia ispirare dagli opinion leder e cerca idee per i suoi viaggi su WeChat e le Online Booking App come Ctrip), sia rispetto all’immagine standard del turista cinese che si muove in gruppo per visitare le città: emerge ora, infatti, attenzione alla sostenibilità, alla natura e all’outdoor, al turismo lento e allo sport; una fotografia di viaggiatore – conclude Macrì – che è l’esatto cittadino temporaneo rispetto al quale in questi anni stiamo finalizzando tutte le nostre strategie, politiche ed azioni di governo locale.
comunicato stampa