TROPEA Un labirinto di viuzze storiche e trattorie da godersi a piedi per scoprire chiese e palazzi; per farsi sorprendere dalle sue viste mozzafiato sul mare turchese, la spiaggia bianca e di fronte lo Stromboli che sbuffa. È più riconosciuta per Santa Maria dell’Isola, una chiesa monastica medievale arroccata su uno sperone roccioso che si protende verso il mare. Al tramonto, le persone si radunano al belvedere di Piazza Cannone per guardare il sole rosa tramontare dietro l’orizzonte. Il cibo? Fantastico. Dal pesce spada alle bruschette con la ‘nudja, dalla Cipolla Rossa ai fritti di mare, dai fichi d’india alla fileja al nero di seppia, dalle pescherie alle gelaterie. Insomma, non le manca nulla.
È con queste istantanee che l’esperienza Tropea viene dipinta e promossa sul numero di febbraio della storica, famosa e prestigiosa rivista australiana Domain Review di uno dei principali mercati immobiliari dell’Australia (Domain Group, 900 persone), con sede a Sidney, motivato dalla condivisione di valori e contenuti culturali e con un ricco portafoglio di marchi, prodotti e soluzioni per clienti, agenti e consumatori.
A Tropea l’importante rivista (People & Property of Melbourne) dedica le pagine 10 ed 11, denominate Travel/Calabria, dopo uno speciale sul Vietnam ed un altro sugli amanti del vino e con un sottotitolo che è tutto un programma: Fantastic food, historic streets, sandy beaches, Tropea has it all.
Continua – spiega il Sindaco Giovanni Macrì – la bella ed efficace attenzione internazionale sulla nostra destinazione, come effetto di una serie di azioni ed iniziative di comunicazione e marketing territoriale che stiamo privilegiando per differenziare da esclusivamente balneare a culturale ed esperienziale l’immagine e la capacità attrattiva e ricettiva del nostro borgo e con esso del nostro territorio e della regione.
La cartolina perfetta dell’Italia – scrive l’autrice Sofia Levin – è Amalfi, nota per i prezzi alti quanto i suoi numerosi gradini. Ma Tropea, un affascinante borgo in cima a una scogliera in Calabria, è il luogo in cui gli italiani scappano in estate.
La Levin che ha visitato il Principato narra anche delle grotte (quella del Palombaro e la più piccola di San Leonardo), dell’esperienza dei tuk-tuk locali o della discesa dei gradini, delle abitazioni costruite sulle scogliere e della Cattedrale bizantina di Maria Santissima di Romania, costruita nel XII secolo con all’interno due bombe non detonate della prima guerra mondiale e dedicata alla Santa Patrona della città, Nostra Signora di Romania, protettrice di Tropea sia dalle esplosioni che dai devastanti terremoti della regione.
Quattro notti a Tropea – conclude la giornalista – sono un discreto lasso di tempo, ma ti abituerai al ritmo lento, al pesce fresco ed ai tramonti mozzafiato. Meglio godersela per una settimana.