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Truffe agli anziani e non solo: la crescente minaccia di inganni tecnologici e storie devastanti | VIDEO

Le truffe agli anziani sono un fenomeno purtroppo in costante aumento, alimentato dall’uso di tecnologie innovative che i malintenzionati sfruttano per ingannare le vittime. Non solo le persone anziane, ma anche adulti in situazioni vulnerabili si trovano a fronteggiare raggiri ben congegnati. È il caso di un uomo, Leonardo Trovato,  di 45 anni di Cariati, padre di due figli, lavora occasionalmente,  che ha recentemente subito una truffa di circa 40mila euro. Il truffatore ha contattato l’uomo telefonicamente, presentandosi come un operatore delle Poste. Conosceva nei dettagli la vittima ed anche usi e abitudini. Ma di Cariati aveva una conoscenza dettagliata delle famiglie influenti e importanti, citando nomi e cognomi.  Il 45enne si è sentito sicuro nel seguire le istruzioni ricevute. «Mi hanno detto che c’era un problema con il mio conto e che dovevo spostare immediatamente i miei risparmi su altri conti, altrimenti sarebbero spariti», racconta l’uomo, visibilmente sconvolto dall’accaduto. La conversazione è stata condotta con un tono rassicurante, tanto da convincerlo a eseguire l’operazione senza dubbi.

Un colpo ben calibrato

La vittima ha descritto il momento in cui ha ricevuto la chiamata. «Ho ricevuto telefonate sia da numeri delle Poste che dalla caserma dei Carabinieri di Cariati (attraverso delle App riescono a simulare i numeri e le chiamate). Credevo di avere a che fare con persone di fiducia», continua. I truffatori, che si sono presentati come esperti del settore, erano in grado di fare riferimento a dettagli personali e locali, facendo apparire la situazione ancora più credibile. «Sapevano cose di me che solo una persona che mi conosce bene poteva sapere», aggiunge. Il meccanismo della truffa è stato rapido e ben congegnato. Spaventato dalle minacce di perdere tutti i suoi risparmi, l’uomo ha seguito le indicazioni dei truffatori e si è recato di corsa presso l’ufficio postale per effettuare i trasferimenti richiesti. «Quando ho capito che era una truffa, era troppo tardi. Sono rimasto con soli 21 euro e 61 centesimi sul conto», racconta, visibilmente provato dalla situazione. La frustrazione di un padre di famiglia, monoreddito e con due figli da mantenere, è palpabile.

L’indagine e la difesa legale

Il caso è attualmente sotto inchiesta da parte dei Carabinieri di Cariati, che stanno portando avanti le indagini. E, secondo quanto trapela, sarebbero a buon punto. Il giovane è assistito dall’avvocato Provino Meles, il quale sta seguendo il caso con attenzione. «Stiamo lavorando per raccogliere tutte le prove necessarie a rintracciare i colpevoli e garantire giustizia alla vittima», ha dichiarato Meles. «È importante sottolineare che i danni subiti da Leonardo sono significativi e potrebbero configurare reati di truffa aggravata. Se dovessero emergere collegamenti tra un numero consistente di individui coinvolti, potremmo anche trovarci di fronte a un’ipotesi di associazione a delinquere finalizzata alle truffe». «Queste persone sono dotate di tecnologie avanzate e sembrano avere accesso a informazioni dettagliate riguardo alle loro vittime. Questo aspetto è preoccupante, poiché non si limitano a colpire solo persone anziane, ma anche individui più giovani, come nel caso di Leonardo. La loro capacità di personalizzare le truffe aumenta la credibilità delle loro richieste, rendendo difficile per le vittime riconoscere l’inganno.

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