“Il momento drammatico che sta attraversando il pianeta a causa della pandemia ancora in corso – scrive Metallo – colpisce duramente il sistema delle imprese ed in modo particolare quello del turismo e di tutto l’indotto. Le misure messe in atto dal Governo nazionale unite a quelle della Regione Calabria non risultano, purtroppo, sufficienti per fronteggiare l’emergenza che ha colpito la filiera turistica e tutto lascia presagire che anche il 2021, proprio per le sue peculiarità, sarà un anno di assoluta incertezza e di difficile transizione”.
“Le aziende turistiche, tanto del sistema dell’accoglienza che dell’intermediazione – argomenta il presidente del Turismo di Unindustria Calabria – hanno subito perdite ingenti, a causa di una stagione lavorativa che, di fatto, si è ridotta a poche settimane per le strutture ricettive, e che è stata completamente azzerata per i tour operator e le agenzie di viaggio”.
“In questa situazione – ha aggiunto – dover pagare un tributo che risulta molto rilevante tra le voci di costo dei bilanci aziendali come è la TARI, calcolato per l’intero anno, quando nella realtà si è potuto lavorare per soli due mesi circa, significa aggiungere al danno anche la beffa”.
Per ridefinire il calcolo del tributo che, tenendo conto del momento storico di emergenza, andrebbe quanto meno sospeso fino al 31 dicembre 2021, il presidente delle aziende della filiera turistica aderente a Confindustria ha chiesto un “incontro urgente ed improcrastinabile” al presidente Spirlì ed all’assessore Orsomarso offrendo l’apporto di competenza delle aziende del settore, oltre che la disponibilità a lavorare insieme per individuare misure efficaci per impedire la chiusura di tante aziende che contribuiscono in maniera significativa alla creazione di ricchezza ed al Pil regionale.
“Abbiamo piena consapevolezza – ha concluso Demetrio Metallo – che è proprio in frangenti così drammatici come quelli che stiamo vivendo che ad ognuno è richiesto di fare la propria parte assumendosi un sovrappiù di responsabilità nell’interesse di tutto il sistema economico e di una condizione sociale precaria ed a serio rischio di implosione”.
comunicato stampa